Banco Bpm: i nodi vengono al pettine


Banco BPM sanzionato per mancato rispetto delle norme anti-Covid –

Da quando è iniziata l’emergenza per la pandemia che benconosciamo, che così pesantemente ha colpito le regioni del Norditalia, a più riprese siamo intervenuti presso l’Azienda conreiterate richieste di verifica e adozione di più efficaci presidi e precise indicazioni sui comportamenti per la tutela della salute e della sicurezza di colleghe e colleghi. Un’azione incalzante diRLS e RSA della nostra e delle altre organizzazioni sindacali fin dai primi mesi della crisi sanitaria che continua tutt’ora, con la riapertura della stragrande maggioranza delle filiali.

Tutti noi abbiamo verificato come, nei fatti, le risposte date dal nostro Datore di Lavoro alle pressanti richieste di tutela della salute e della sicurezza di colleghe e colleghe, siano state tanto perentorie nelle dichiarazioni “abbiamo acquistato22.000 mascherine” quanto sistematicamente e volutamente inefficaci nelle azioni. Le ultime mascherine consegnate nelle filiali alla metà di giugno. Nel mezzo, il regno di nessuno, o meglio un’organizzazione aziendale dalle mille parrocchie che si regolano come meglio possono o peggio, come meglio credono.

Non nascondiamo che la nostra azione, fino ad ora, nella ricerca di un confronto con la controparte per trovare soluzioni condivise, che potessero avere anche differenti modulazioni territoriali, non ha potuto essere efficace come avremmo voluto. L’atteggiamento del Management del nostro Gruppo è stato improntato sin dall’inizioall’unilateralità delle scelte, ad un’applicazione non del tutto adeguata anche dell’accordo nazionale di settore, applicato più spesso in modo restrittivo che in una prospettiva di più ampio ed efficace contenimento del rischio, basti pensare agli innumerevoli interventi fatti da RSA e RLS per far rispettare la prenotazione degli appuntamenti da parte dei clienti, interpretata più come una scocciatura che una opportuna precauzione.

Alla fine i nodi vengono al pettine, e così è stato venerdì 3 luglio scorso, quando alla porta della Direzione Territoriale Bergamo Brescia Lario si sono presentati gli ispettori di ATS Bergamo, accompagnati dai Carabinieri delnucleo dell’Ispettorato del Lavoro, per un verifica (ispezione) su segnalazione dei nostri RLS, su applicazione protocollo COVID-19, prescrizioni DPCM 26/4/2020 all.6, prescrizioni ordinanza 573 Regione Lombardia. A mali estremi, estremi rimedi.

Di seguito le principali evidenze emerse nel corso dell’ispezione, durata circa sei (6) ore, che ha interessato la filiale di Largo Porta Nuova e gli uffici delle Direzione Territoriale.

  • mancata rilevazione della temperatura dei dipendenti all’ingresso (secondo la previsione dell’ordinanza regionale 573): viene elevata sanzione alla Banca che potrebbe comportare quanto previsto dal DPCM 33/2020.

…Salvo che il fatto costituisca reato diverso da quello di cui all’articolo 650 del codice penale, le violazioni delle disposizioni del presente decreto, ovvero dei decreti e delle ordinanze emanati in attuazione del presente decreto, sono punite con la sanzione amministrativa di cui all’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19.

Nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attivita’ di impresa, si applica altresi’ la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attivita’ da 5 a 30 giorni.

 

  • b) si raccomanda di predisporre percorsi separati di ingresso e uscita dei clienti con la dotazione di gel igienizzante, con apposita segnaletica a terra per contingentare l’accesso agli ATM
  • c) si raccomanda di verificare la dotazione di gel in tutti gli ingressi del personale
  • d) si ritiene necessario rivedere la gestione di un eventuale caso sintomatico secondo quanto previsto dalle indicazioni regionali per le attività produttive
  • e) si ritiene necessario contingentare anche con apposita segnaletica l’accesso a spazi e uffici comuni aumentando la fornitura di gel igienizzante
  • f) si ritiene necessario rivedere l’allegato 5 dell’addendum al DVR in riferimento alla chiara individuazione dei servizi igienici per fornitori e personale esterno
  • g) si ritiene necessario rivedere l’individuazione e l’informazione al personale su quale sia il bagno più vicino da usare in modo esclusivo
  • h) si ritiene necessario migliorare l’informazione sull’utilizzo delle mascherine verificando l’utilizzo di quelle fornite
  • i) si ritiene necessario rivedere la gestione del personale esterno migliorando avvisi e divieti
  • j) si raccomanda di estendere le migliorie conseguenti a tali raccomandazioni a tutte le sedi e filiali (ndr della Banca)

Non c’è che dire, proprio un bel risultato, che mette sotto i riflettori il terzo gruppo bancario per una gestione inadeguata dei presidi necessari a garantire la salute e la sicurezza dei propri dipendenti, proprio nella regione e nella provincia più colpite dall’epidemia, una certificazione di quanto siano vuote le frasi che in questi mesi abbiamo letto nei proclami dei vertici aziendali, null’altro che slogan senza riscontro.

Un risultato che evidenzia il fallimento della politica unilaterale scelta dall’Azienda nel gestire gli interventi diprevenzione e contenimento di COVID-19, riempiendosi la bocca del protocollo ABI e non riconoscendo ruolo e voce ai RLS e alle RSA secondo il principio di collaborazione che anche la legge favorisce. Lavoro, Salute e Sicurezza non sono un bene nella disponibilità aziendale, bensì un diritto imprescindibile di lavoratrici e lavoratori tutti.

La riapertura delle filiali, fortemente voluta dal Sindacato e da lavoratori e lavoratrici che da quattro mesi ormai sono stati lasciati soli a farsi carico della tutela della propria e dell’altrui salute e dei bisogni della clientela, unicarisorsa di resilienza dell’azienda, pone al massimo livello di attenzione il tema di una corretta applicazione delle norme di legge in materia di prevenzione e contenimento della pandemia, ne va della salute di tutti i lavoratori e le lavoratrici e della sicurezza dei clienti.

Ci attendiamo quindi un pronto recepimento delle tante “raccomandazioni” formulate da ATS e della loro implementazione in tutte le filiali e le sedi della Banca. Ci attendiamo un cambiamento sostanziale nella gestione della salute e della sicurezza che deve essere improntata ad un efficace collaborazione tra le parti e non gestita con i diktat o gli annunci ad effetto del datore di lavoro di turno. Ci permettiamo di suggerire la settimana di Ferragosto come finestra ideale per ottemperare alla sanzione elevata, naturalmente con neutralizzazione di tutti i giorni di ferie eventualmente programmati dai dipendenti.

Milano, 17 luglio 2020

Fisac-CGIL Gruppo Banco BPM

Photo by Dean Hochman

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