Guidare una macchina non è poi così semplice quando gli ingranaggi tra di loronon sono collegati. E’vero, ognuno fa il proprio lavoro ma tutti vanno per la propria strada, inseguendo quindi il proprio obiettivo senza preoccuparsi che il motore sia collegato con le ruote.
Questo è quello che accade in questo gruppo oggi, le OO.SS. assurgono alruolo di “connettori” di un sistema che vede i suoi ingranaggi completamente scollegati tra di loro.
Per i non amanti delle metafore, potremmo definire questa azienda “acefala”ossia: gruppo di individui la cui (dis)-organizzazione non prevede la concentrazione del potere nelle mani di un capo.
Sono mesi che denunciamo questa situazione oltremodo imbarazzante. E’paradossale che ogni funzione risponda praticamente solo a se stessa, in un puzzle perennemente incompleto, dove nessuno si prende la responsabilità,di veicolare un pensiero aziendale “unico”.
Ogni settimana la stessa minestra: si scaricano sempre a valle le responsabilità e le conseguenze di una confusione organizzativa totale.
Gli accordi siglati tra le parti, vengono sempre “interpretati”, ogni gestore viene lasciato libero, in una sorta di gara al ribasso, di tradurre e di applicare ciò che ritiene in coscienza opportuno. Il risultato non può cheessere nella migliore dell’ipotesi il mercato delle convenienze.
Riteniamo, come OO.SS., sia arrivato il momento di un pit-stop serio.
Siamo stanchi di doverci accollare come Organizzazioni Sindacali gli oneri che derivano da una mancanza di responsabilità, trasparenza e chiarezza nei confronti dei colleghi tutti.
Siamo stanchi di sentirci dire che tutto funziona e che le “disfunzioni dicomunicazione” sono solo casi isolati che non fanno certo sistema.
Il cambio di passo non è consigliato, è indispensabile per gestire correttamente, nel rispetto di tutti gli interlocutori, la quotidianità ma anche le difficili sfide che aspettano noi tutti in un futuro molto prossimo.
Milano, 10 luglio 2020
Coordinamenti Gruppo Banco BPM
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN