Ora non ci sono più dubbi: Tutto sulla pelle dei Lavoratori, senza ritegno!
A seguito delle decisioni assunte dall’Azienda circa le modalità operative entrate in vigore in data odierna, 18.05.2020, denunciamo l’assoluta mancanza di sensibilità e responsabilità da parte della stessa.
Si è deciso, infatti, di affrontare il delicato momento ponendo in essere esclusivamente STRATEGIE il cui unico scopo è quello della riduzione dei COSTI OPERATIVI dimenticando che sono state proprio le Lavoratrici e i Lavoratori di questa Azienda che ne hanno permesso la salvezza.
Quanto dichiarato, in netto contrasto, peraltro, con le raccomandazioni fatte dalle Istituzioni nazionali e ribadite nell’accordo sottoscritto da OO.SS. e ABI e le ultime disposizioni dettate dal DPCM in corso di pubblicazione e, recisamente, l’azzeramento della concessione dello SMART WORKING, risulta disastroso per centinaia di colleghe e di colleghi con carichi familiari i quali, senza alcun preavviso, si troveranno a dover gestire il loro ritorno sul posto di lavoro senza, i fatto, riuscire a governare l’organizzazione dei propri figli.
L’Azienda non ha tenuto conto degli enormi sacrifici fatti dalla quasi totalità delle Lavoratrici e dei Lavoratori che, nonostante la drammatica emergenza Covid, sono rimasti in prima linea lavorando ben oltre l’orario contrattualmente previsto, utilizzando cellulari e linee internet personali, senza alcun rimborso e senza buono pasto ma questo conveniva e anche parecchio e, quindi, vai….
”Noi Dirigenti Mps siamo umani e vi mettiamo in condizione di poter stare a casa”.
I colleghi hanno risposto alle centinaia di richieste di aiuto di clienti disperati, vivendo ore di angoscia per far fronte alle tante lavorazioni senza poter contare sul supporto, come sempre peraltro, di normative chiare e semplici, di sistemi informatici efficienti e di task force dedicate così come istituite in tutte le altre banche.
Come se non bastasse, hanno reso operative le prestazioni del fondo di solidarietà per OdS e Supporti Operativi in una Regione come la Calabria dove, in tante filiali, esiste un problema di organici ridotti e dove i colleghi, magari, avrebbero potuto supportare gli altri impegnati nell’espletamento delle numerose lavorazioni e incombenze.
Al contrario, si decide di escluderli proprio in questo periodo quando, il famoso “LAVORO DI SQUADRA”, forse, era più necessario.
Dobbiamo imputare tali azioni al cambio dei vertici aziendali? O quale altro ulteriore dramma devono ipotizzare le lavoratrici e lavoratori di questa Azienda che, in un decennio, tra giornate di solidarietà, taglio di qualsiasi incentivo, chiusura di centinaia di filiali, esodi ecc. non è stata in grado di rilanciare le proprie sorti?
Il Covid c’entra poco o nulla al contrario di quanto qualcuno vorrebbe far credere.
Nonostante le continue e estenuanti trattative delle Segreterie di Coordinamento, alle quali manifestiamo la nostra vicinanza, se non si concretizzerà un immediato cambio di passo chiediamo alle stesse, sin da ora, di valutare la messa in campo di procedure per una fase di mobilitazione.
18.05.2020
Le Segreterie RR.SS.AA. CALABRIA