Dicono che un indizio potrebbe prefigurare un sospetto, due una prova, più di due una certezza! In Banco Bpm quando si parla di Organizzazione, sappiamo già che si parla di certezza, certezza che nulla funzioni come ci si prefiggeva e come dovrebbe essere nel terzo gruppo bancario italiano.
Qualche dato: luglio 2017 : migrazione procedure informatiche ex Banco in tutte le filiali Bpm; gennaio 2018: nuovo modello di rete commerciale; giugno 2018 progetto di integrazione filiali ex Bpm in BancoBpm; procedura DM gestione trasferte e presenze del personale; migrazione informatica Banca Akros. Ogni volta un delirio, mesi e mesi di caos organizzativo/gestionale.
Chiunque dopo continue conferme di inefficienza conclamata si sarebbe posto il problema del perchè di tutto questo, da noi no, si persiste con giustificazioni inesistenti e si preferisce tirare avanti così.
Tutto questo sarebbe già inspiegabile in una situazione “ordinaria” , figuriamoci in una situazionedi grave emergenza come quella che stiamo vivendo da qualche mese.
Al caos ordinario, si è aggiunto il caos straordinario, la mancanza di collegamenti per consentire lo smart working ai colleghi che dovevano lavorare da casa, le procedure che non funzionano e
determinano continue interruzioni nei collegamenti in rete, molteplici circolari e note che si sonosusseguite a volte in contrapposizione le une con le altre, note “criptiche che dovrebberoinformare” i colleghi su quale dovrebbe essere l’assetto organizzativo per la settimana seguente che escono alle 18:30 dell’ultimo giorno lavorativo settimanale, sono solo alcuni esempi.
I vari decreti “Cura Italia” stanno evidenziando ancora una volta le difficoltà di una struttura che non è assolutamente in grado di far fronte alla situazione.
Le moratorie, gli anticipi della cassa integrazione e dulcis in fundo l’istruttoria delle domande relative ai 25.000 euro hanno messo ancora una volta a nudo le tante falle di un’organizzazione che fa acqua da tutte le parti.
Non si può chiedere sempre ai colleghi di sopperire alle carenze organizzative di questa banca !!!
Non è la prima volta che evidenziamo questi problemi, non lo facciamo nè strumentalmente nè per puro spirito critico, responsabilmente crediamo che sia ora di intraprendere tutte le iniziative opportune per voltare pagina , lo dobbiamo a tutti i 22.000 colleghi che ogni giorno si dannano per sopperire a questo increscioso stato di cose.
Milano, 8 maggio 2020
Coordinamenti Gruppo Banco BPM
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN