Finanziamenti garantiti fino a 25.000 euro: Troppe richieste? Si smontano i controlli!
Ci sono casi in cui la realtà supera la fantasia e accadono cose che noi umani non riusciamo neanche a immaginare. La gestione delle conseguenze dell’emergenza sanitaria sembra essere tra quelle. Da ormai un mese tutti, dall’Amministratore Delegato all’ultimo collega neoassunto avevano capito che, tra Finanziamenti garantiti, Moratorie, Anticipi CIG e tutto quanto ne sarebbe conseguito, i bancari, già in numero ridotto per la sacrosanta tutela della salute in questo periodo di emergenza sanitaria, sarebbero stati chiamati a un periodo di super lavoro.
Quello che non avremmo creduto possibile erano gli imbarazzanti ritardi organizzativi e il pericolosissimo caos che sarebbero riusciti a creare i nostri manager.
Ultima chicca, la ri-disorganizzazione delle procedure per la Gestione dei Finanziamenti garantiti fino a 25.000 euro che, con una circolare emanata domenica 3 maggio con decorrenza lunedì 4, in nome di una fantomatica “semplificazione” (che tale non è) necessaria a causa degli ingenti volumi in entrata, vengono “scaricati” ai colleghi delle filiali.
Il tutto senza un minimo di preavviso, senza passaggio agli uffici che operavano fino a venerdì scorso e senza controllo, dovendo sempre districarsi tra procedure (PGAR, PEF, ELISE, FEA..) che continuano a funzionare a singhiozzo.
Riteniamo davvero miope e pericolosa tale impostazione, i carichi di lavoro sulle filiali, che già avevamo denunciato più volte e che questa “semplificazione” ha ulteriormente aggravato, unita in questo caso, alla mancanza di un secondo controllo, che con questo iter non esiste più avendo mantenuto solo controlli formali e non di merito (la responsabilità resta “in capo” al collega), NON È ACCETTABILE. La conseguenza si potrebbe manifestare al termine del periodo dei 24 mesi di preammortamento previsto dai Finanziamenti, quando ci si troverà magari ad escutere alcune garanzie.
Sia chiaro: condividiamo l’importanza di trovare le modalità per gestire con tempestività i volumi di lavoro in entrata, ma non è assolutamente possibile che la soluzione partorita dai manager del nostro Gruppo sia quella di “abolire” degli step di controllo, sacrificando la sicurezza in nome della velocità di esecuzione.
Non si possono lasciare soli i colleghi di rete, sommersi ogni giorno da migliaia di richieste e senza un’adeguata formazione.
Noi crediamo che la scelta dell’azienda sia semplicistica, pericolosa e altamente irrispettosa del lavoro dei colleghi.
Terremo alta l’attenzione sul tema e potremmo anche proporre alternative di buon senso, intanto chiediamo a tutti di lavorare con il massimo della perizia, utilizzando tutto il tempo necessario per l’inserimento delle pratiche e di non cedere ma segnalare qualsiasi pressione in senso opposto.
Siamo certi che le soluzioni per gestire questa fase senza scaricare tutto sui colleghi di rete ci siano. Basta studiarle, impostarle con precisione e metterle in campo in maniera corretta senza inutili ardimentose scorciatoie.
Milano 07 maggio 2020
COORDINAMENTI GRUPPO BANCO BPM FABI – FIRST CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISlN