Si è svolto stamani l’incontro tra la Direzione Generale dell’INPS, l’ABI e le Segreterie Nazionali delle scriventi Organizzazioni Sindacali.
All’ordine del giorno, ancora una volta, la questione degli esodati e le garanzie da applicare in base agli ultimi pronunciamenti dell’INPS, che con suo messaggio del 4 marzo – successivamente ripreso in data 18 dello stesso mese – aveva considerato esaurito il contingente dei cosiddetti “salvaguardati” dalla riforma delle pensioni Monti – Fornero.
Sulla base dei dati forniti da ABI, il numero complessivo di posizioni salvaguardate sarebbe di 6.223 persone, di cui 5.007 in uscita al 31/3/13 ed oltre 1000 in uscita successivamente.
Da tali dati emergerebbe quindi una sostanziale congruità tra i numeri delle uscite previste e quelli dei soggetti salvaguardati.
L’INPS, prendendo atto di questa ricostruzione, si è resa disponibile ad aggiornare i dati in suo possesso ed a ritornare sulla materia con un’apposita comunicazione.
Nel corso della riunione abbiamo insistito sull’applicazione dei contratti di solidarietà espansiva rivolti a coloro che, in prossimità della pensione, passano volontariamente a part-time con versamento contributivo pieno.
A questo proposito l’INPS ha ribadito che, mancando l’autorizzazione da parte della Ragioneria Generale dello Stato, tale contratto non è applicabile.
ABI e OO.SS., visto che tale fattispecie contrattuale non prevede oneri per lo Stato e favorisce l’ occupazione nuova e stabile, hanno deciso di chiedere un incontro al Ministero dell’Economia e Finanze per appurare le ragioni di tale rifiuto e verificare la possibilità di superare l’impasse che si è prodotto.
Download comunicato esodati 25 marzo 2013