Nonostante la “Pandemia” in atto e i decreti via via più restrittivi, anche delle libertà individuali, l’azienda, in diversi casi, continua, incurante, a mandare report su andamenti commerciali e atti di vendita, come se nulla stesse accadendo.
Se in tempi normali i tratti di personalità, di questi soggetti, sembrano adattarsi allo spirito dei tempi, in una situazione straordinaria, come l’attuale, in cui è richiesta cooperazione,responsabilità ed umanità, dimostrano tutta la loro inadeguatezza.
Quando tutto questo finirà, chiederemo a gran voce che tale personale sia ritenuto inidoneo, perché, come dimostrano i fatti, nelle emergenze, occorrono ben altre qualità.
Inoltre chiederemo una revisione complessiva dell’organizzazione del lavoro, dal momento che l’azienda, ancora una volta, ha dimostrato, nei fatti, una scarsa capacità di adattamento al variare delle condizioni reali del Paese.
Le misure straordinarie poste in essere in questa fase che colgono le possibilità offerte dalla tecnologia, a partire da un ricorso sempre più esteso allo smart-working e di un luogo fisico di lavoro il più possibile vicino al proprio domicilio, dovranno necessariamente diventare misure stabili.
Ciò che crediamo è che l’emergenza, quando passerà, dovrà essere colta come un’opportunità di correggerci. A partire dal primato dell’economia di mercato rispetto alla democrazia e al pubblico;
a quello della competizione rispetto alla reciprocità e alla cooperazione.
Occorrerà una trasformazione profonda, un tempo si sarebbe detto una rivoluzione, a partire da ognuno di noi.
Torino, il 12 Marzo 2020
OO.SS. RSA MPS TORINO
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