NOTA FISAC CGIL GRUPPO UNIPOL SULL’EMERGENZA IN CORSO
CONTRASTIAMO IL COVID-19: SPERIMENTARE IL LAVORO DA CASA
Come saprete, nella serata di lunedì, il Presidente del Consiglio ha comunicato l’estensione delle misure restrittive, ampliandone la loro portata e dichiarando pertanto “zona protetta” l’intero territorio nazionale. A seguito di tale comunicazione, conseguentemente, il Gruppo ha integrato la precedente “Informazione di servizio” ai lavoratori, con le ulteriori misure atte alla riduzione della possibilità di contagio fra le persone, confermando la complessiva validità delle stesse fino al 15\03 p.v.
Questa mattina, come sapete, abbiamo richiesto nuovamente all’Azienda di ampliare il più possibile la facoltà di lavorare da remoto, ovvero da casa, misura fino ad oggi prevista soltanto per il personale con funzioni esterne. Precisiamo che tale possibilità potrebbe essere immediatamente attuabile, autorizzando anche i colleghi già in possesso della necessaria dotazione aziendale (Pc portatile e Vpn).
Inoltre, come già da noi richiesto nelle precedenti settimane, è stata attivata una Survey attraverso la quale verificare la disponibilità dei lavoratori delle varie Aree aziendali a mettere a disposizione mezzi propri (Pc e connessione internet).
Infine, tra le richieste avanzate all’Azienda, quella di uniformare i provvedimenti già contemplati dalle disposizioni Aziendali e quelli futuri a tutti i territori, senza distinzione tra le aree geografiche.
Rispetto alla possibilità di lavorare da casa, l’Impresa ha già fornito una prima risposta: nei prossimi giorni sarà avviata una progressiva distribuzione di Personal Computer portatili ad un nucleo di lavoratori dei Contact Center del Gruppo, per garantire la continuità operativa del servizio, tramite la dotazione di scheda Dati e tecnologia Vpn per collegarsi in remoto agli applicativi aziendali.
Come Organizzazioni Sindacali, pur riconoscendo all’Impresa il fattivo intervento, in una situazione estremamente convulsa e con repentini cambiamenti del quadro di riferimento, non possiamo che registrare da diversi giorni come tanti lavoratori non comprendano la prudenza aziendale nell’utilizzo dello Smart Working, tenendo conto di una situazione di grande difficoltà e disagio, acuita dalla chiusura delle scuole, dalla preoccupazione per la propria salute e per quella dei propri familiari
Inoltre, uno degli elementi maggiorente critici è risultato la carenza negli interventi di sanificazione e pulizia straordinaria, la mancata distribuzione dei Kit igienizzanti, nonché la carenza dei prodotti idroalcolici (Amuchina). Tali misure, sono state attuate in maniera non omogenee e non adeguata in tutte le sedi.
Quanto sopra, riporta soltanto alcuni frammenti di una fase storica della nostra vita, non soltanto lavorativa, che impone grande senso di responsabilità da parte di tutti, con l’obbiettivo di coniugare la primaria tutela della salute delle persone con il comune interesse di presidiare, al meglio possibile, il necessario servizio all’utenza e in senso più ampio salvaguardare il tessuto produttivo del nostro Paese.
Continueremo a tenere monitorata l’evoluzione di questo impervio percorso, senza mai smettere la costante opera di pressione nei confronti dell’Impresa, affinché si attuino tutte le possibili soluzioni a tutela dei lavoratori, confidenti in una positiva uscita dalla fase emergenziale.
Fisac CGIL Gruppo Unipol
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