Fisac-Cgil Imperia: business as usual

BUSINESS A$ USUAL ?

Cari colleghi e colleghe, questo volantino è rivolto a ciascuno di voi, indipendentemente dal ruolo che svolgete in azienda.

Capo area direttori, gestori e cassieri hanno identiche responsabilità civili nel rispettare e far rispettare (questa volta ognuno nell’ambito delle responsabilità che l’azienda gli ha affidato) le disposizioni di legge emanate con i decreti dell’8 e 9 marzo.

La banca deve svolgere fino in fondo la propria funzione di servizio pubblico, ovvero mettere in condizione i clienti di svolgere quelle operazioni (incassare una pensione, pagare un affitto, rinnovare una assicurazione, pagare una cambiale) non differibili.

Operazioni che non potremmo più garantire, laddove a seguito di una gestione imprudente dell’emergenza anche un solo collega risultasse positivo, causando così la chiusura per quarantena dell’interafiliale.

Lavorare campagne prioritarie per invitare i clienti a recarsi in banca a ricevere proposte commerciali non fa parte di tali priorità.

Indurre qualcuno a venire in banca, oltre che imprudente per noi, è a tutti gli effetti una attività criminale, nel senso letterale del termine.

Si commette cioè un crimine: si contravviene all’articolo 1 comma a) del DPCM 8 marzo chei mpone di evitare ogni spostamento anche all’Interno dei territori, e all’articolo 3 comma c)che raccomanda di limitare gli spostamenti delle persone ai casi strettamente necessari.

Per casi necessari, lo chiarisce bene il decreto, si intendono comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.

Vendere una polizza o fare un prestito personale non rientra in tali casi.

Peggio ancora se il cliente invitato a venire in banca fosse una persona anziana o affetta da patologie croniche, soggetti per i quali vige il divieto addirittura ad uscire dalla propria abitazione (articolo3 comma b).

Per tutti questi motivi, la nostra attività commerciale deve limitarsi a quella finalizzabile tramite offerta a distanza, che deve essere confermata ovviamente nell’abitazione del cliente, e non sulla postazione intranet di filiale, come troppo spesso viene furbescamente suggerito.

Vi invitiamo, qualora spinti a violare le norme, a richiamare i vostri responsabili al senso civico necessario in questo frangente e qualora ciò non bastasse, provvederemo noi a segnalare comportamenti illegittimi alle autorità competenti per la loro valutazione.

Vi informiamo infine che, in ossequio al DPCM e fino alla sua scadenza, anche noi limiteremo la nostra “mobilità” sindacale al minimo indispensabile, restando a disposizione via telefono e mail.

Imperia,10/03/2020

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