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Incontro di Aggiornamento COVID 19 del 28 Febbraio 2020
Le OO.SS hanno effettuato una call con la delegazione aziendale, con l’obiettivo di avere:
- risposte ai quesiti posti nell’ultima comunicazione inviata all’Azienda;
- chiarimenti relativi alle ultime comunicazioni inviate dall’RSPP e dalla missiva aziendale NOI.
L’Azienda conferma che si è deciso di estendere al 4 Marzo incluso tutte le policy messe in atto ad oggi, in relazione a:
- Smart working
L’Azienda dichiara che sta allargando la platea dei colleghi che vengono abilitati sia con PC fissi che portatili, precisando che qualora si verifichino danneggiamenti dell’apparecchiatura fissa nel corso del trasporto o in casi simili, non attribuirà la responsabilità ai colleghi. L’elenco dei colleghi che accedono, per ogni singolo ufficio, viene stilato dal singolo responsabile che prende in considerazione come prima istanza le esigenze di business continuity e solo in seconda battuta, qualora ci sia compatibilità, quelle familiari dei dipendenti.
Su questo punto le OO.SS hanno rappresentato all’Azienda le segnalazioni di molti colleghi (delle quali l’Azienda dichiara di non essere a conoscenza) rispetto ad un trattamento di forte discrezionalità dei responsabili che mette in grandissima difficoltà soprattutto i dipendenti con figli a casa a causa della chiusura delle scuole, oppure altri disagi famigliari dettati dall’emergenza, che devono usufruire di proprie spettanze per far fronte al problema.
Le OO.SS hanno proposto come modelli, rispetto alla “responsabilità sociale”, esempi da seguire come Intesa SanPaolo, BancoBPM, Unicredit, le quali non hanno mostrato alcuna remora nel mettere a disposizione dei dipendenti permessi retribuiti per tutto il periodo in cui permarrà il tema dei disagi per le famiglie (scuole chiuse, ecc.).
Nexi ha perso una grande opportunità per mostrare la sua “sensibilità” sociale, oltre che la sua “abilità” nel business, la nostra Azienda ha perso l’occasione per riuscire a conciliare:
business ed attenzione al suo Capitale Umano.
L’azienda invita i colleghi che hanno difficoltà familiari e ritengono necessario poter fare remote working, a segnalare tramite mail il problema al proprio HR Business Partner, mettendo in conoscenza il proprio responsabile.
Per il personale senza il collegamento internet dalla propria abitazione, l’azienda ha dichiarato di non avere ancora individuato una soluzione per permettere di svolgere l’attività lavorativa.
- Ticket
L’Azienda conferma di non volere erogare in regime di smart working il buono pasto, nonostante la normativa preveda che in situazioni straordinarie, quando non esistono accordi aziendali, di procedere al “trattamento economico complessivo” al pari del lavoro in ufficio e dandone inoltre comunicazione tardiva ai molti colleghi coinvolti nell’emergenza.
Nexi produce milioni di utili, ma il risparmio su 7 euro di ticket si fa sui lavoratori.
- Accesso alle sedi e Trasferta
Permane la “quarantena” nei comuni “rossi” e nell’area fino a 20 km da loro.
I colleghi saranno giustificati e retruibiti regolarmente dall’Azienda (verrà inserito per loro un giustificativo ad hoc) sia che prestino lavoro perchè dotati di pc e cellulare, sia qualora non possano svolgere attività lavorativa.
Permangono le restrizioni per consulenti e colleghi rispetto sia a spostamenti infra-sedi, sia di business che dovranno essere autorizzate dai propri responsabili.
- Tecnici on site Durante l’ultimo incontro
sul tema prevenzione e sicurezza gli RLS hanno segnalato all’RSPP di Gruppo il fattore di rischio rappresentato dai nostri tecnici on site che svolgono attività di manutenzione e riparazione di ATM, POS, e macchine Self in ambienti particolarmente esposti al contagio del virus e alla propagazione dello stesso: filiali, centri commerciali, ma soprattutto ospedali e pronto soccorso, in considerazione anche del fatto che gli stessi, dopol’intervento rientrano nelle proprie sedi di appartenenza. In una logica di prevenzione della diffusione del contagio, e in linea con le disposizioni aziendali che fino ad oggi sono state messe in campo in tutto il Gruppo Nexi (eliminazione di tutte le trasferte, e limitazione di situazioni di aggregazione) gli RLS hanno proposto, l’interruzione temporanea di tali attività o una riduzione di queste ai soli casi di emergenza, accompagnati da adeguati DPI (mascherine, guanti, tute, igienizzanti) e una formazione sull’utilizzo degli stessi. L’RSPP supportato dalla consulenza del medico aziendale (non presente all’incontro) ci ha riferito di non riscontrare la criticità da noi segnalata e ha confermato la continuità del loro lavoro, purchè vengano rispettate le norme emanate dal Ministero della Salute. L’azienda si èdetta favorevole a predisporre i presidi sanitari, guanti e mascherine, ove ci siano le condizioni di necessità.
Ad oggi, fortunatamente, L’azienda ci ha riferito che non si rende necessario che operino in zone rosse poste in quarantena; qualora dovesse esserci la necessità di intervenire in tali zone si potrà, solo in presenza di una autorizzazione ed in un protocollo studiato ad hoc dalle Prefetture e delle autorità competenti.
- Misure sanitarie sedi
L’Azienda ci comunica , dopo essersi consultata con il medico competente, che non è necessario nè procedere alla sanificazione degli ambienti sia ad una pulizia straordinaria dei filtri, dal momento che il virus non viene propagato tramite vie aeree.
Provvederà a pulizia straordinaria di tutti gli ambienti in questo periodo e a rifornire costantemente di gel igienizzante le sedi.
- Parcheggi
Le OO.SS hanno chiesto che in tutte le sedi, proprio in virtù delle indicazioni date in materia di attenzione al contagio, di poter avere a disposizione dei colleghi le aree destinate ai parcheggi rimaste vuote nelle diverse sedi per via dello smartworking di molti colleghi.
L’Azienda ha comunicato la difficoltà nell’aderire alla nostra richiesta, motivandola con il fatto che sarebbe difficile verificare quotidianamente chi c’è o meno in ufficio.
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