E’ già dallo scorso 21 febbraio che, come coordinamento sindacale della Fisac-Cgil del Credem, abbiamoattenzionato la “questione Coronavirus”, documentandoci sia sulle iniziative messe in campo dalle autorità competenti in materia che dalle aziende di settore. Nel contempo abbiamo tenuto uno stretto raccordo con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza Credem (RLS) di nostra espressione (Alloro Massimo, Ferretti Luigi, Scognamiglio Alfredo e Zingariello Michele) unitamente ai quali, analizzando le iniziative attuate nel settore, abbiamo convenuto che il livello di prevenzione e protezione dal virus in parola messo in campo da Credem risulta più basso rispetto a quello dei grandi gruppi bancari.
A seguito di tale presa d’atto, i citati RLS di nostra espressione hanno chiesto di indire una riunione periodica insieme agli altri soggetti della prevenzione aziendale (Datore di lavoro, Medico competente e Responsabile del servizio di prevenzione e protezione) dedicata alla prevenzione ed alla protezione dal Corona Virus (Covid-19), da remoto anche per favorire una tempestiva indizione. Ciò per confrontarsi sul tema e valutare, in maniera congiunta, l’adozione di misure aggiuntive rispetto a quelle stabilite dalleautorità competenti in materia.
Gli stessi RLS hanno già anticipato agli altri soggetti della prevenzione, una serie di misure che, a loro avviso, (e, ovviamente, anche a nostro avviso) sarebbe utile e necessario adottare e che, qui di seguito, vi elenchiamo:
- Rivedere lo standard di base delle pulizie dei locali della banca prevedendo una scrupolosa pulizia giornaliera dei servizi igienici, dei piani di lavoro e delle superfici di contatto continuo (scrivanie, tastiere, telefoni, schermi, maniglie, pulsanti bussole, etc.). Verificare, inoltre, che i detergenti utilizzati dagli addetti alle pulizie siano idonei alla sanificazione degli ambienti.
- Approntare degli elementi di protezione individuale dei colleghi esposti al contatto con il pubblico, con particolare priorità per i cassieri e per tutti gli altri addetti di sportello. Schermi mobili in plexiglasstrasparente, con effetto barriera per l’apparato respiratorio, potrebbero essere una prima misura urgente che eviterebbe il ricorso immediato a DPI più coprenti (mascherine o altro), oltre alla fornitura di guanti monouso per limitare il contatto diretto con le banconote e scoraggiare lo sfregamento di faccia, bocca, occhi, etc. .
- Approntare presidi igienizzanti a disposizione dei colleghi, per facilitare l’igiene frequente della mani,con detergenti gel adeguati e verificando che nei bagni non manchi mai il sapone e la carta.
- Prevedere un controllo dei sistemi filtraggio dell’aria, della loro funzionalità ed efficacia, con riduzionedei tempi di pulizia/ricambio dei filtri.
- Rivedere le idoneità del personale gestante, con soluzioni di lavoro non esposte al contatto col pubblico e/o con ambienti affollati; analoga previsione per il personale con situazioni di maggiore vulnerabilità al virus (es.: cardiopatici, immunodepressi, soggetti con patologie respiratorie, etc.).
- Limitare l’accesso della clientela in filiale, regolandone l’ingresso in modo che il numero dei clienti non superi quello dei colleghi al momento presenti.
- Limitare l’operatività di sportello all’orario antimeridiano, dedicando la parte pomeridiana al contatto daremoto con la clientela.
- Supportare le colleghe e i colleghi che vivono particolari situazioni familiari connesse all’emergenza inatto, con la concessione di appositi permessi retribuiti ove non sia possibile lavorare il remote working.
Vi terremo informati sull’esito di tale iniziativa che non possiamo che condividere, in quanto tesa, in ottica
di massima fattibilità, a non trascurare alcun aspetto che possa tutelare i lavoratori. 28 febbraio 2020
La Segreteria