GRUPPO BANCO BPM
Martedì 03 marzo 2020, il terzo Gruppo bancario italiano illustrerà agli azionisti e al mercato il Piano Industriale 2020 –2022. Siamo a questo proposito ancora in attesa di capire se le OO.SS verranno convocate o se la presentazione avverrà in conference-call.
Indipendentemente da quelli che saranno i contenuti del piano industriale, che giudicheremo solo dopo averne letto i contenuti, ci permettiamo di esprimere un giudizio MOLTO NEGATIVO fin d’ora rispetto alle non-soluzioni organizzative adottate dal Banco BPM nei confronti degli oltre 22.000 lavoratori in questa settimana di “contagio da coronavirus”.
Mentre tutto il sistema adottava misure di salvaguardia del proprio capitale umano, chiusura pomeridiana degli sportelli, ingresso limitato dei clienti, invio a tutte le filiali di Kit (disinfettante – mascherina e guanti in lattice monouso per chi maneggia il denaro), permessi dedicati per le mamme che sono costrette a gestire i figli rimasti a casa da scuola su indicazioni Ministeriali, il nostro Gruppo si è comportato come Ponzio Pilato: “se ne è lavato le mani”, (senza sapone) auspicando che il trascorrere del tempo, diluisse il problema.
Non ha adottato nessuna delle iniziative intraprese dalla concorrenza, ma ha anche ignorato tutte le richieste delle OOSS e degli RLS: dalle giornate di solidarietà – allo smart working ampliato per chi già lo fruisce ed estensione per chi si trova in situazioni palesemente difficoltose – dalla fornitura di Kit appropriati per gli operatori a contatto col pubblico – ai permessi dedicati per le mamme costrette a restare a casa in conseguenza della chiusura forzata delle scuole.
Potremmo anzi dire che in qualche occasione ha fatto il contrario di ciò che si doveva fare: ha tollerato che i soliti incoscienti privi di materia grigia, anteponessero il raggiungimento degli obiettivi commerciali, all’applicazione delle norme previste dal decreto ministeriale, invitando i colleghi a contattare i clienti affinché questi venissero in filiale per offrir loro il prodotto in campagna in questa settimana. Gli addetti/specialisti continuano a girare le filiali mettendo a rischio contagio TUTTI i colleghi della rete.
Le OOSS del Gruppo Banco BPM invitano la direzione della banca a non emanare disposizioni/indicazioni prive di contenuto, in alcuni casi al limite del ridicolo come quella relativa al “come ci si lava le mani col sapone”.
I 22.000 lavoratori del gruppo lo hanno appreso da bambini, dai propri genitori e diventa offensivo sentirselo ripetere dal datore di lavoro.
Ci si concentri piuttosto sulla soluzione operativa dei tanti problemi relativi non solo a questa emergenza ma al rispetto di quanto affermato al tavolo negoziale prima di questa interruzione forzata.
Stiamo ancora aspettando, ad esempio l’invio del materiale relativo alle polizze del personale e la sottoscrizione dell’accordo sulle giornate di solidarietà già pronto da 15 giorni nonché le soluzioni che quest’Azienda vuole adottare per le transazioni in diamanti effettuate dai colleghi o famigliari.
Da questa situazione se ne esce rimboccandoci le maniche TUTTI insieme. Diventa difficile chiedere sforzi ulteriori a chi si è sentito abbandonato dalla propria azienda nel momento più difficile, chi ha incarichi di responsabilità, dovrebbe meditare ed intervenire prontamente su TUTTO questo.
Milano, 28 febbraio 2020
Fisac-CGIL Gruppo Banco BPM