Si è svolto a Roma, nei giorni scorsi, organizzato dall’Alta Scuola di Formazione dell’Abi un interessante Convegno dal titolo “Verso una prosperità sociale inclusiva, aperta e sostenibile: il ruolo del mondo bancario”. Lo scopo del Convegno era quello di analizzare la Sostenibilità (con particolare focus verso quella sociale ed economica) all’interno del Settore del Credito, evidenziando il percorso fatto e mettendo in luce le iniziative ancora da intraprendere. Tra i relatori vi erano docenti universitari esperti di Sostenibilità (tra cui il Professor Ferrari dell’Università degli Studi di Milano) e Rappresentanti dell’Abi stessa (il Presidente ed il Direttore) nonché rappresentanti del mondo industriale. Il Dipartimento Nazionale Sostenibilità e Rsi che fa di questa ricerca ed analisi (pur nei differenti ruoli istituzionali) lo scopo del suo agire era presente al Convegno. Di questa giornata abbiamo analizzato gli interventi via via succedutisi e ne abbiamo realizzato una sintesi, estrapolando dai singoli interventi ciò che abbiamo ritenuto più significativo in materia in un quadro generale di relazioni, che qui riportiamo. La sintesi vuole rappresentare il nostro contributo al dibattito in corso, che vede di giorno in giorno farsi sempre più vasto e partecipato.
La Sostenibilità passa, inevitabilmente, attraverso l’Innovazione Sociale che faccia propria i criteri ESG (Environment-Social- Governance). Occorre creare una tassonomia che permetta di riclassificare le attività economiche a tale scopo, considerando che l’approvazione, datata 11.12.2019, del Green Deal Europeo metterà in cantiere investimenti per circa 1.000 miliardi di euro in 10 anni.
Creando una mappa concettuale delle parole chiave in materia, possiamo partire dal termine resilienza che dobbiamo mettere in pratica contro i cambiamenti climatici. Incontriamo poi la parola sostenibilità che deriva dal latino sustinere cioè mantenere, questo ci porta a definire la sostenibilità come la capacità di assicurare lo sviluppo umano anche per le future generazioni. Il terzo termine che ci viene incontro è prosperità, dal latino prospera, cioè la realizzazione della speranzea delle persone di realizzare i propri obbiettivi secondo i piani di vita. In definitiva rafforzare ed articolare la capacità di progettazione finanziaria e non finanziaria. Segue poi la responsabilità sociale d’impresa intesa come l’attenzione alle speranze ed alle attese degli Stakeholder e della Società nel suo insieme, attraverso i due doveri del “tenere conto” e “dare conto”. Il tutto per arrivare alla promozione responsabile di una prosperità sostenibile in cui tutti devono dare il proprio contributo: la politica, l’economia, la finanza e le imprese (ed anche il sindacato, aggiungiamo noi).
Come esempio è stato portato il nuovo rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro del Settore del Credito dove va messo in evidenza (oltre all’aumento economico) anche le nuove norme di sostenibilità che portano ad un nuovo rapporto tra Mondo Bancario nel suo insieme e la Società attraverso l’accordo sulle forzature commerciali (unico in Europa) e che portano ad una imparzialità e corresponsabilità da parte del Venditore.
Come si evince da questa relazione del Convegno, lo stesso è stato incentrato sulla Sostenibilità economica e sociale. Compito nostro e di tutto il mondo sindacale è di coniugare questo con la Sostenibilità ambientale per preservare alle Future Generazioni ciò che ci è stato prestato dalle Generazioni che ci hanno preceduto.