Il nuovo anno si apre con i lavoratori di BNL impegnati come tutti i lavoratori del settore nelle assemblee per la discussione sul rinnovato Contratto Nazionale.
Una novità del contratto è stata quella di“incorporare” quanto definito in sede di protocolloABI sulle politiche commerciali firmato tra ente datoriale e organizzazioni sindacali l’8 febbraio 2017.
In Banca Nazionale del Lavoro esiste addirittura un protocollo precedente che è datato 22 dicembre 2016.
Ma le politiche commerciali della BNL non sembrano essere troppo compliant con questi 2 importanti accordi e per questo motivo, unitamente alla volontà di denunciare e contrastare le più generali condizioni di sofferenzadell’intera rete commerciale (filiali, succursali,CRSC e Poli Direct), i Sindacati Aziendali a marzo del 2019 hanno deciso di iniziare una mobilitazione che ha già portato i lavoratori in strada in due piazze importanti: Roma e Firenze.
Le Organizzazioni Sindacali hanno previsto per inizio 2020 una nuova dimostrazione nella piazza finanziaria per eccellenza: Milano.
Nel frattempo in corso di rinnovo contrattualel’azienda ha deciso di aprire una nuova proceduradichiarando 75 esuberi (composti da 93 FTE –frutto del proseguimento delle riorganizzazioni che si susseguono dal 2016 – a cui vanno sottratti 18 assorbiti dalla mancata chiusura di 15 agenzie previste nel piano 2017-2020).
Questa procedura – in continuità con la precedente chiusa con 600 esuberi – viene interpretata dai lavoratori, e dai loro rappresentanti, come un aggravio della carenza di organici e dei carichi di lavoro e di conseguenza come alimento continuo della spirale “Carichi di lavoro”- “PressioniCommerciali”- “Stress Lavoro Correlato”.
Ad una situazione di siffatta gravità, si aggiunge ilparadosso che mentre dichiara esuberi, l’aziendacontinua ad esternalizzare attività di vario genere!Le scriventi Organizzazioni Sindacali chiedonoall’azienda di avere un confronto importante conil Direttore del Retail su tutte le preoccupazioni che discendono dalla continua diminuzione di personale della nostra azienda (così come il trend del settore sta riscontrando) e dalle condizioni di lavoro nella rete commerciale, oltre che sulle aspettative derivanti dalla rinnovata attenzione delle Segreterie Nazionali di concerto con ABIsull’argomento “Politiche Commerciali”.
In assenza di questo chiarimento i lavoratori di BNL riterranno direttamente responsabile per una eventuale pubblicità negativa e conseguente danno reputazionale (dovute alle inevitabili ulteriori iniziative di piazza) il sopra citato Direttore e proseguiranno nel percorso di mobilitazione ritenendo di aver fatto ben più del dovuto nei confronti di una azienda che, tra l’altro, continua a muovere contestazioni disciplinari a colleghi che:
- dovrebbero leggere tutti i giorni le novità normative sulla intranet aziendale (più di una al giorno);
- vendere prodotti concepiti male, fare fronte a procedure farraginose e con ritardi abissali;
- cercare di trattenere i clienti (giustamente insofferenti);
- fare advocacy;
e allo stesso tempo tenere a bada chi li martella incessantemente per superare tutte questi ostacolianche proponendo “metodi alternativi” non proprio ortodossi…
Il 2020 sarà in continuità o in discontinuità?