In questi giorni si è firmato l’ennesimo accordo sulla revisione dei modelli di servizio e riportafogliazione della clientela (PEGASO 2) e siamo stati convocati dalla direzione locale. Noi a questo incontro NON ci saremo perché:
• Viene messa in discussione l’autonomia delle rsa locali;
• Non possiamo discutere di niente se non ci è stato fornito nessun dato sui percorsi per la riqualificazione professionale, sui colleghi che già sono coinvolti nel cambio di ruolo e l’eventuale mobilità, sugli elenchi delle PMI, delle SB, di Premium e di Valore upgradate e passate ad un’altra linea, benché le truppe cammellate si siano già messe all’opera.
Adesso diciamo basta a questo finto senso di appartenenza, in un’azienda dove è conclamata la carenza di organici e si continua a tagliare sempre dal basso.
Non se ne può più di road show in maniche di camicia, di selfie con sorrisi da facebook, dell’ennesima ristrutturazione, che non mette in sicurezza le casse, di 30 nuovi manager e dobbiamo anche ringraziare perché potevano arrivare ad 80. C’è carenza di soldati da trincea, non di generali!
Si continua con le pressioni commerciali, più o meno velate, con le classifiche, con dtr che dispongono delle vite umane e decidono sul trasferimento, sul cambio ruoli, dispensano promozioni e umiliazioni ai colleghi che non sono “commerciali” e che lavorano “alla vecchia maniera”, che impartiscono lezioni su come telefonare ai clienti, che si inventano le giornate del risparmio gestito per spronare a vendere di più. Continuano a girare email, report, classifiche che come effetto immediato aumentano lo stress lavorativo. Vengono dispensati “consigli” su come lavorare aggirando la normativa: anticipare i documenti via email, andare a casa dei clienti a prenderli…
Oltre al mercoledì dello sviluppo, abbiamo anche il venerdì del risparmio. A quando il lunedì della pubblica umiliazione? Che dire, ai nostri settoristi la fantasia non manca, soprattutto quando si tratta del cu… – ops!, della settimana degli altri.
Però quando sono loro a dover mettere una firma, autorizzare o deliberare, scompaiono.
Tutto passa in secondo piano, non sono pagati per prendersi responsabilità, ma per stalkerare. Niente è cambiato, solo i nomi. In questi giorni i colleghi sono invitati a fare il test per misurare lo stress da lavoro correlato. Ci auguriamo che lo facciano senza inibizioni di sorta, e che sia la volta buona in cui, finalmente, emerga quanto si sta male a dover lavorare in questo modo. Pretendiamo il rispetto da vivi, per le persone che siamo, per il lavoro che svolgiamo ogni giorno con diligenza, passione e senso di responsabilità. Così come ogni giorno dimostriamo il nostro senso di appartenenza, senza che ce lo ricordi il nostro AD e senza cene di Natale a ribadire che siamo una grande famiglia, che siamo tutti invitati, ma con contributo a nostro carico, ovviamente.
Adesso diciamo BASTA!
Da questo momento, per quel che ci riguarda, riteniamo sospese le relazioni sindacali sul territorio, vista la scarsa considerazione che questa direzione riconosce alle OO.SS. E’ nostra intenzione intraprendere tutte le strade percorribili al fine di contrastare l’atteggiamento irresponsabile e lesivo del clima aziendale e delle relazioni sindacali, e difendere con ogni mezzo a nostra disposizione i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ex Capogruppo Napoli Napoli, 09 dicembre 2019.
Le Segreterie
Napoli, 9 dicembre 2019