
DALLA GRECIA ALLA SPAGNA SI ESTENDE IL VORTICE DEL DEBITO
I processi di concentrazione non sono un indice assoluto di forza, come dimostra il recente caso Bankia, dove la fusione di sette casse di risparmio ha concentrato un’elevata quantità di sofferenze bancarie, costringendo il governo a semi-nazionalizzarla. La Spagna, che finora aveva respinto il soccorso europeo alle sue banche per sottrarsi alla clausola di dover sottostare a severe condizioni di politica economica e fiscale e alla supervisione del FMI, ha bruscamente invertito la sua rotta…
DELEVERAGGIO E UNIONE BANCARIA PER L’EUROPA POTENZA
Nell’euforia che aveva preceduto la crisi, il leveraggio, ossia il rapporto tra mezzi propri e indebitamento aveva raggiunto vette vertiginose: per un dollaro di capitale proprio, le banche s’indebitavano e finanziavano attività per 30, 40 e anche 50 dollari. Secondo l’FMI 58 grandi banche europee nel solo ultimo trimestre 2011 hanno venduto asset per 580 MLD $ e valuta che entro la fine del 2013 le banche dell’eurozona ridurranno i loro bilanci di 2.600 MLD $, un quarto dei quali arriverà da tagli dei prestiti.
Al fine di evitare pesanti danni all’economia il Global Financial Stability Report del FMI pone l’obiettivo di «una struttura completa di stabilità finanziaria pan-europea», con «coordinamento centralizzato e una struttura comune di supervisione bancaria e di risoluzione, e di un’assicurazione dei depositi». Cresce quindi la necessità di uscire da una prospettiva semplicemente nazionale anche nel campo bancario, per poter competere su scala globale… con un’unione bancaria europea, il “financial compact” introdotto nel
dibattito europeo dalla BCE, in stretta connessione con le misure di sorveglianza fiscale e macroeconomica europee già predisposte con il cosiddetto “fiscal compact”.
I NUOVI ORARI DI SPORTELLO DI INTESA SANPAOLO
Tutti questi processi s’intrecciano con le riorganizzazioni in corso nei gruppi bancari, specie quelli che operano su scala continentale e aspirano a uno status europeo sovranazionale. È il caso di Intesa SanPaolo che, in applicazione del nuovo CCNL bancari, ha indicato nel 2 luglio la scadenza per l’applicazione dei nuovi orari di sportello, dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 20. Un percorso condiviso, come dice il nuovo CCNL, ma senza la necessità di un accordo sindacale… Si parte con 100 dei 5.500 sportelli, poi si vedrà… intanto Intesa sta pensando anche a un taglio di circa 1.000 sportelli attraverso fusioni e accorpamenti delle unità più piccole …
La vicenda non è ancora conclusa, i sindacati hanno minacciato uno sciopero proprio per il 2 luglio, ma tutto questo indica chiaramente la volontà e il senso di marcia nel futuro delle relazioni sindacali in un grande gruppo che vuole correre e fare scuola …
LA NOSTRA PROSPETTIVA DI DIFESA, LA COALIZIONE SINDACALE
Oggi i professori banchieri continentali si dibattono, dopo aver visto fallire tutte le loro certezze, pretendendo di indirizzarci verso le “loro nuove strade”. Il fronte italiano della ristrutturazione europea restituisce il quadro di un mix fatto di bassi salari, bassa Produttività e bassa concentrazione, cui “i lor signori” non sanno rispondere se non con manovre fiscali scaricate solo sui lavoratori salariati, allungamenti di orari di lavoro e incertezze crescenti sulle prospettive occupazionali e pensionistiche…
Diventa indispensabile fare il primo passo di guardare, con un diverso grado di coscienza, oltre la siepe aziendale, affrancandoci ideologicamente dai corsari della finanza e dei debiti pubblici, per unire il mondo del lavoro su quella scala continentale da cui non può sottrarsi più nessuno.