dal sito Fisac Intesa Sanpaolo
2 dicembre 2019
IL POST IT DEL UNEDI’. FONDO SANITARIO INTEGRATIVO: ANDAMENTO POSITIVO E PROBLEMI APERTI
Come tutti ricorderanno, il bilancio del Fondo Sanitario per il 2018 aveva registrato un disavanzo nella gestione dei quiescenti, anche a causa di una resa finanziaria negativa per l’andamento dei mercati di fine anno. A causa di questi risultati era risultato impossibile rimborsare integralmente la quota differita per i Pensionati.
Le difficoltà incontrate nel 2018 hanno spinto il Consiglio di Amministrazione del Fondo a monitorare con estrema attenzione l’andamento degli investimenti nel corso di quest’anno, assumendo anche alcune decisioni che consentissero di mettere i rendimenti in maggiore sicurezza. Grazie a questa attenzione ed al positivo andamento dei mercati, le stime di chiusura dell’esercizio 2019 sono ad oggi positive e permetterebbero l’integrale rimborso della quota differita.
Dobbiamo comunque rilevare che nel corso degli anni, ed anche nei dati disponibili sul 2019, il risultato operativo (ovvero il rapporto tra contribuzioni e prestazioni, senza considerare la resa finanziaria) risulta sempre più negativo a causa del crescente aumento della spesa. Le cause di questa situazione sono oramai note: difficoltà di copertura da parte del Servizio Sanitario nazionale, invecchiamento della popolazione, contrazione del numero di lavoratori in servizio ed aumento dei Pensionati, sempre maggiore propensione individuale al ricorso alla sanità privata.
Come FISAC CGIL ribadiamo che il Fondo Sanitario è un pilastro fondamentale del welfare aziendale e va preservato in un’ottica di medio periodo, mantenendo le proprie caratteristiche di solidarietà e di integrazione al Servizio sanitario nazionale. Per fare questo e per garantire la sostenibilità delle prestazioni nel tempo occorre riportare in equilibrio il risultato operativo.
Nel corso dell’anno che si sta chiudendo, sono circolate e circolano una quantità di opinioni e di ricette, in gran parte costruite sulla fretta e sull’onda emotiva del risultato 2018. L’andamento attuale ci consente al contrario di ragionare con la dovuta calma, tenuto anche conto che la priorità di tutto il Sindacato in questo momento è il rinnovo del CCNL che è in una fase molto delicata.
Come FISAC CGIL abbiamo richiesto da subito anche all’azienda di farsi carico della propria responsabilità nei riguardi del Fondo Sanitario aumentando il contributo. Sul fronte della spesa rileviamo invece che il ricorso alla spesa privata in luogo di quella pubblica si sta facendo insostenibile.
Un primo intervento potrebbe riguardare l’utilizzo delle convenzioni. Dai dati evidenziati negli incontri tenuti con l’azienda risulta che il costo complessivo delle prestazioni in convenzione è inferiore a quello delle prestazioni a rimborso. È importante quindi incentivarne il ricorso, in modo da ottenere un risparmio per il Fondo Sanitario. Per questo è necessario continuare a migliorare la trasparenza, il controllo e la diffusione nazionale delle reti convenzionate (Previmedical e diretta del Fondo Sanitario).
Un secondo filone di ragionamento potrebbe riguardare una maggiore flessibilità nei criteri di bilancio, che consenta di non far gravare sugli iscritti una contingenza negativa dei mercati, come è accaduto nel 2018.
Come FISAC CGIL continueremo a svolgere tutti i dovuti approfondimenti che consentano di trovare soluzioni equilibrate, solidali e sostenibili per tutti.