Alle lavoratrici e ai lavoratori
del Gruppo Bancario CCB
Riorganizzazione della Macchina Operativa di Gruppo
prosegue la trattativa sindacale
Nelle giornate di giovedì 14 e venerdì 15 novembre 2019 è proseguita la trattativa per gestire le ricadute sul personale della riorganizzazione della Macchina Operativa di Gruppo che, come noto, vede la costituzione di una unica società di servizi attraverso la fusione in Phoenix di CSD, IBT, SBA, SBS e CESVE.
La procedura contrattuale avviata (art. 22 parte seconda del CCNL) ha lo scopo di negoziare le ricadute sui lavoratori interessati. Sarà una trattativa molto complessa sia sotto il profilo industriale che contrattuale. Sono infatti interessati circa 640 dipendenti, dislocati su 6 sedi territoriali (Trento, Cuneo, Padova, Bologna, Palazzolo Sull’Oglio (BS) e Bari).
Nel corso delle due giornate di confronto abbiamo affrontato i due aspetti principali quali: il Piano industriale del progetto di riorganizzazione delle 6 società coinvolte e l’armonizzazione della contrattazione collettiva di secondo livello nonché il passaggio al Contratto Nazionale di Lavoro del Credito Cooperativo per i Lavoratori di IBT a cui oggi si applica il CCNL dei Metalmeccanici.
In merito al piano industriale abbiamo richiesto maggiori dettagli circa l’impatto sui lavoratori del processo riorganizzativo. Cassa Centrale Banca, che sta gestendo la trattativa ci ha rassicurato che – per il momento – i colleghi continueranno a svolgere il proprio lavoro presso le rispettive sedi di appartenenza. Comunque il tema della mobilità sarà un argomento a cui presteremo particolare attenzione. In ogni caso l’azienda ci ha garantito massima informativa e trasparenza in merito agli sviluppi in itinere di tutta la riorganizzazione in atto.
Sul fronte dei contratti collettivi abbiamo approfondito il tema con l’obiettivo di giungere, quanto prima (possibilmente entro l’anno), ad una armonizzazione della contrattazione di secondo livello. Infatti, oltre al cambio di contratto nazionale di lavoro per i colleghi di IBT, vanno unificati i sei contratti integrativi in vigore presso le aziende coinvolte nel processo di aggregazione, e andranno individuate le modalità per garantire le scelte di adesione ai diversi enti di previdenza complementare e assistenza sanitaria integrativa oggi esistenti presso le varie società.
L’accordo di fusione dovrà prevedere specifiche tutele in tema di valorizzazione delle professionalità, tutela della mobilità territoriale e stabilizzazione del lavoro precario.
La trattativa proseguirà nei giorni 12, 16 e 17 dicembre. Vi terremo puntualmente informati e nel frattempo vi salutiamo.
Trento, 18 novembre 2019
LE RR.SS.AA.
LA DELEGAZIONE SINDACALE DI GRUPPO
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINCRA/UGL – UIL CA