ESTERNALIZZAZIONE ATTIVITÀ DI UBIS:
Si intravede la possibilità dell’avvio di un effettivo confronto, ma la prima proposta aziendale è “irricevibile”.
Dopo l’ulteriore proroga al 25 novembre del termine entro il quale è ad oggi prevista la conclusione della trattativa relativa alla esternalizzazione di attività di UBIS, si sono svolti mercoledì 13 e giovedì 14 novembre due incontri, aventi ad oggetto rispettivamente le cessioni a BCube e Accenture.
Ciascun incontro ha visto la presenza, accanto alla delegazione aziendale di UBI, di rappresentanti della società acquirente interessata. Per parte sindacale in entrambe le occasioni erano rappresentate le Segreterie nazionali a conferma dell’estrema importanza che attribuiamo a una operazione il cui impatto suscita grande preoccupazione non solo nelle persone che vi sono coinvolte, ma più in generale da parte di tutti i dipendenti del Gruppo UBI, che guardano ora con maggiore incertezza al proprio futuro lavorativo e, di conseguenza, alle proprie condizioni personali e familiari.
Va poi ancora una volta ricordata la rilevanza della trattativa per le ripercussioni che potrà avere in relazione al rinnovo del Contratto nazionale e all’obiettivo inserito nella piattaforma rivendicativa di rafforzare l’area contrattuale e difendere l’occupazione.
Nel corso degli incontri le Organizzazioni sindacali hanno, ancora una volta, ribadito la propria contrarietà all’operazione di esternalizzazione. Nel contempo hanno dichiarato che, per senso di responsabilità verso le lavoratrici e i lavoratori coinvolti e nell’esclusivo interesse di questi ultimi, verificheranno se sussistano le condizioni per un accordo che assicuri le massime tutele economiche, normative e occupazionali.
Il nostro obiettivo è quello di realizzare un quadro di norme che garantisca piena continuità di diritti e tutele.
La proposta fin qui delineata dall’azienda si pone ad una distanza siderale rispetto al raggiungimento di questo obiettivo ed è per questa ragione che è stata ritenuta “irricevibile”.
Abbiamo pertanto indicato alle nostre controparti quali dovranno essere i principi fondamentali irrinunciabili per un eventuale accordo, che dovrà avere, sul piano normativo ed economico, un articolato quadro di garanzie di solidità e continuità nel tempo, oggi assolutamente insufficiente nelle prime bozze aziendali.
Essenziale sarà il tema delle garanzie occupazionali e dell’accesso a tutte le forme di tutela che caratterizzano il nostro settore, per cui pretendiamo certezze e un orizzonte temporale adeguato a rassicurare pienamente le persone in cui la decisione aziendale ha ingenerato ansia e preoccupazione.
L’azienda si è impegnata a fornire una risposta alle nostre rivendicazioni alla ripresa del confronto prevista per lunedì prossimo. La prossima settimana ci vedrà costantemente impegnati in questa trattativa: per i giorni 18, 19 e 20 sono stati fissati gli incontri relativi ad Accenture, mentre le giornate di giovedì e venerdì riguarderanno BCube.
Per quanto sopra esposto riteniamo che il confronto debba svolgersi per tutto il tempo necessario senza inopportune pressioni temporali.
Dell’evoluzione del confronto vi terremo costantemente informati.
Bergamo, 15 novembre 2019
Fabi First-Cisl Fisac-Cgil Uilca-Uil Unisin
Coordinamenti Gruppo UBI