Dal 4 al 6 novembre si svolgono a Nyon i lavori del comitato esecutivo mondiale di Uniglobal dove si confrontano 180 rappresentanti sindacali, uomini e donne provenienti da tutto il mondo.
Al centro dei lavori temi molto attuali anche nel nostro Paese e presenti nella piattaforma di rinnovo del CCNL del settore banche.
Si parla dell’ impatto delle digitalizzazione sull’organizzazione del lavoro e sui posti di lavoro: come il sindacato può agire per affrontare questa rivoluzione e alcune best practice per affrontare le conseguenze e prevenirle.
La disconnessione è un altro tema sentito a livello mondiale direttamente collegato alla digitalizzazione: è sempre più forte l esigenza di fare della disconnessione un diritto nel mondo del lavoro per preservare ed incrementare il benessere lavorativo delle persone. Questo è in realtà un vantaggio anche per le aziende perché è ormai patrimonio comune che quando le persone riescono a disconnettersi, tornano poi al lavoro più produttive e proattive. Il diritto alla disconnessione va di pari passo alla digitalizzazione e alla contrattazione. Va sottolineato che, laddove ci sono esperienze (Francia) diventa fondamentale una fase di verifica e coinvolgimento delle persone sia preventiva che successiva per valutare L efficacia del diritto. È infatti molto facile che le persone provino forti sensi di colpa e decidano di rinunciare al loro diritto a disconnettersi.
Nel report che le varie Regioni di Uni (5 corrispondenti ai continenti) emerge diffusamente un peggioramento della situazione del Sindacato e degli attivisti.
In America Latina il numero dei sindacalisti uccisi, violati o mutilati , in questi anni è tremendamente aumentato. La situazione del Brasile, della Colombia e del Cile desta grande preoccupazione. Anche in alcuni paesi dell Africa come lo Zimbabwe la sicurezza personale dei sindacalisti è fortemente a rischio.
In Asia aumentano le richieste di sindacalizzazione anche da Paesi con grandi problemi (Afganistan, Bangladesh, India).
Altro tema, fra i vari, è stato il recente successo ottenuto in sede ILO con la convenzione 190 e la raccomandazione 206 contro la violenza nei luoghi di lavoro e le conseguenze delle violenze domestiche Uni ha attivamente agito in questi anni per arrivare a questo importantissimo risultato per il mondo del lavoro, per le donne e per tutte le persone da proteggere dalla violenza. Si tratta di un risultato storico e ci auguriamo che presto almeno 2 paesi (magari fosse l’Italia uno di questi !) ratificando la Convenzione, la rendano operativa a tutti gli effetti.
Si sono poi affrontati i temi dei diritti umanitari in alcune zone del mondo: Palestina, Siria, Turchia gran parte del Sud del mondo dove il movimento sindacale collabora attivamente ed economicamente. La solidarietà anche economica fra sindacati e con i movimenti per i diritti umani e del lavoro sono un elemento fondamentale comunemente condiviso. In tal senso anche L’attività di pressione sui grandi investitori (fondi pensione, o di investimento) che Uni fa per distogliere investimenti laddove non si rispettano i diritti umani, chiama il sindacato mondiale a svolgere ad ampio spettro la propria azione.
Questa è una piccola sintesi di tutto quanto trattato, oltre agli adempimenti di bilancio e statutari svolti. Il comitato mondiale si riunisce una volta L’anno e la riunione si svolge con ritmi serrati e con il massimo rispetto dei tempi, senza spazio a divagazioni.
Uno sguardo sul mondo vivo, dai diretti interessati che ci fa sentire piccoli ma anche parte di una grande famiglia sindacale a cui contribuiamo grazie alle nostre iscritte e ai nostri iscritti.