Finalmente, dopo un’attesa durata alcuni mesi, le scriventi RR.SS.AA. si sono incontrate ieri a Bari con il Direttore Casolaro, Responsabile delle Relazioni Industriali per l’Area Sud e Sicilia e con il suo vice, Responsabile del Settore Gestione R.U., il Direttore Morrone. Durante l’incontro sono stati affrontati i seguenti argomenti, alcuni dei quali già sul tappeto perché da tempo sollecitati con precedenti nostri interventi. Innanzi tutto abbiamo evidenziato e denunciato quanto da noi direttamente rilevato in tutte le strutture operative del nostro territorio, ovvero il fortissimo livello di stress da lavoro correlato vissuto quotidianamente da Lavoratrici e Lavoratori, i quali non solo continuano ad essere sottoposti a pressioni commerciali della più svariata natura anche rispetto al recente passato (e rifanno capolino strane mail dal grassetto evidenziato nei più sgargianti colori oppure, assoluta primizia, ecco la novità dei messaggini serali whatsapp con confidenziali sollecitazioni amichevoli alla produzione!), ma soffrono anche per un contesto lavorativo ormai deteriorato dai crescenti e insostenibili carichi di lavoro, spesso male o per nulla ridistribuiti tra le poche risorse disponibili e che generano difficili situazioni di conflitto tra colleghi. Inoltre, la penosa situazione di sicurezza ed igienico-sanitaria di molti dei nostri luoghi di lavoro sta facendo il resto, esponendo quotidianamente operatori e clientela a rischi di ogni genere tanto che, addirittura, in più di un’occasione in questi mesi sulle nostre filiali sono intervenute le Autorità competenti per criticità di assoluto rilievo e pericolo. Una tale situazione rischia persino di peggiorare, è stata la nostra preoccupata denuncia, con le imminenti chiusure delle filiali, programmate per il prossimo fine settimana e che inevitabilmente vedranno, nelle strutture «incorporanti», il deciso aggravarsi dell’usuale operatività senza, di rimando, un atteso e adeguato «rinforzo» da parte del personale dell’originaria struttura dismessa. Questo è inaccettabile, ancor più se appare ben lontano da quegli obiettivi di ricollocazione e liberazione delle risorse prospettati dall’Azienda in sede di programmazione nazionale e che sono stati ufficialmente comunicati alle OO.SS. ai sensi e per gli effetti di legge! Come RR.SS.AA. abbiamo dovuto poi sollevare la grave situazione di alcune unità operative, certo non per tralasciare o trascurare le altre ma solo perché queste rappresentano ruvidi esempi di criticità pericolose e insostenibili, in ciò sostenuti da prove documentali che in quella sede abbiamo sottoposto alla diretta attenzione del Dir. Casolaro: • la Filiale di Modugno, che rischia nuovamente la definitiva disdetta del servizio di vigilanza armata. E’ in scadenza infatti l’ultima proroga, frutto di nostro intervento in Commissione Sicurezza e al Prefetto di Bari, e abbiamo dovuto evidenziare – con articoli di stampa alla mano – l’acuirsi dei fenomeni criminosi in Zona Industriale; • l’esasperata situazione odierna dell’Ufficio Estero di Bari, dove un incompiuto processo di riqualificazione professionale di alcune risorse ha creato rilevanti disomogeneità nell’organizzazione interna e nella distribuzione degli incarichi; • l’insostenibile carico di lavoro che ha gravato a fine estate, come in passato, sul Middle Office Prodotti di Bari, e a fronte del quale si è dovuto ricorrere temporaneamente a risorse sottratte alle filiali (come se in quelle le risorse abbondino!) e, per alcune settimane, addirittura anche al lavoro straordinario di sabato; • la penosa e drammatica situazione della Filiale di Bari 11, dove le colleghe e i colleghi nei loro ambienti di lavoro sovraffollati di clientela affrontano ogni giorno i miasmi fognari (talvolta anche gli allagamenti) e l’umido di risalita alle pareti, senza mai rinunciare ad accogliere il pubblico. Abbiamo anche rilevato e denunciato lo stato di trascuratezza ed abbandono percepito da Lavoratrici e Lavoratori della provincia di Foggia, un territorio che negli ultimi anni ha visto la progressiva rarefazione degli investimenti aziendali, anche per la decisa opera di dismissione e chiusura di filiali e distaccamenti di Area intrapresa dall’Azienda, con conseguente impoverimento della nostra offerta commerciale, la perdita di rilevanti fette di mercato e lo svilimento delle figure professionali impiegate in quella vasta realtà territoriale. Situazione a cui il Dir. Casolaro si è impegnato a porre particolare attenzione. Infine, le nostre perplessità si sono concentrate sulla figura ed il ruolo del Supporto Operativo di Filiale, il cui «destino professionale» sembrava ormai segnato e che invece, stante le perduranti difficoltà da noi tempestivamente denunciate il 26 febbraio di quest’anno con il noto comunicato ORA BASTA!!!, resta l’unico baluardo per una regolare e fluida operatività contabile al servizio della clientela e a supporto dei colleghi. Ai Direttori convenuti abbiamo ribadito ancora una volta che i vincoli di bilancio impostici dalla Vigilanza europea, cui com’è noto da parte loro le Lavoratrici e i Lavoratori del Monte hanno sostenuto e continuano a sostenerne gli effetti e i sacrifici, non possono e non devono costituire un facile alibi alle responsabilità di legge in capo al datore di lavoro in merito a salute e sicurezza, politiche commerciali, carichi di lavoro e DIGNITA’ dei propri Dipendenti e Collaboratori. Diamo atto alla controparte dell’ascolto attento alle segnalazioni da noi riportate al tavolo dell’incontro ma resta alta la nostra attenzione per il rispetto dovuto ai nostri rappresentati.
Bari, 10/10/2019
LE RR.SS.AA.