MILANO – Il Banco Popolare chiude il 2012 con una perdita che sfiora il miliardo di euro per effetto del rosso di Agos Ducato e delle rettifiche su crediti richieste dalla Banca d’Italia. Il risultato del gruppo è in perdita per 945 milioni di euro. L’andamento economico negativo non ha avuto alcun impatto nè a livello patrimoniale nè sulla liquidità della banca. Lo afferma il Banco Popolare nel comunicato relativo ai conti 2012, precisando che i coefficienti patrimoniali (Core Tier 1 al 9,4%) superano “abbondantemente il livello obiettivo suggerito dall’Eba. Il risultato netto normalizzato nel 2012, escluse tutte le componenti straordinarie, sia negative che positive, è positivo per 145 milioni. In particolare, da Agos-Ducato, la joint-venture nel credito al consumo controllata dal Credit Agricole, il Banco ha riportato una perdita d’esercizio di 516 milioni (400 mln nel quarto trimestre e 116 mln sui nove mesi). Per quanto riguarda invece il rischio di credito, su cui la Banca d’Italia ha acceso un faro su un campione di banche, nel corso dell’ultimo trimestre sono state registrate rettifiche di valore su crediti per 683,5 milioni portando l’ammontare complessivo dell’addebito al conto economico a tale titolo per l’intero esercizio 2012 a 1,2 miliardi. Queste rettifiche, spiega la banca veronese, “trovano la propria ragione principale nella persistenza della crisi sistemica, che nel 2012 ha accresciuto in misura rilevante le difficoltà già precedentemente accusate da imprese e famiglie nel far fronte agli impegni assunti”.
L’ammontare delle rettifiche rilevate nel quarto trimestre comprende, quindi, una quota che si ritiene avere carattere “straordinario” ragionevolmente stimata nell’ordine di 400 milioni, con un conseguente impatto negativo a livello di ultima riga del conto economico per 275 milioni. A queste voci si aggiunge infine l’impatto di natura “esclusivamente contabile” derivante dalla volatilità del merito creditizio delle banche italiane. Il miglioramento del merito creditizio del Banco, spiega la nota, registrato rispetto a fine 2011 ha comportato una rivalutazione delle passività finanziarie di propria emissione e un ulteriore perdita in bilancio per 318 milioni al netto degli effetti fiscali.
Il Banco Popolare ha registrato nel corso del 2012 l’uscita dal gruppo di 472 dipendenti. E’ quanto ha spiegato l’ad Pier Francesco Saviotti nel corso della conference call con gli analisti. “La riduzione complessiva degli organici nel periodo 2010-2015 è di 2.150 risorse”. “Nel periodo 2010-2011 la riduzione registrata è stata pari a 1.003 dipendenti rispetto agli 850 del piano industriale. Nel 2012 la riduzione registrata è stata pari a 472 persone, in vantaggio di 65 rispetto all’obiettivo annuo. Nel periodo 2013-2015 la riduzione residuale attesa si attesterà perciò a 675”.