In data 2 luglio si è svolto il secondo incontro relativo alla procedura riorganizzativa promossa dall’azienda con informativa del 7 giugno scorso. Come ricorderete, l’aspetto principale dell’intervento risiede nella chiusura di 10 Sportelli (prevista per tutti il 6 settembre) con relativi accorpamenti su altre unità produttive. La banca ha fornito ulteriori specifiche alla luce delle richieste avanzate dalle OO.SS. il 12.6. In particolare, è stato chiarito che i 35 Colleghi attualmente adibiti alle Agenzie in chiusura, verranno così ricollocati:
- 10 sugli Sportelli accorpanti
- 23 su altri Sportelli
- 2 in DG a Milano
Le situazioni più delicate riguardano gli organici di Pandino ed Imola in quanto non sono presenti altre unità operative su tali piazze e pertanto sarà necessario procedere a trasferimenti ad iniziativa aziendale che la banca ritiene di poter gestire attraverso il ricorso al pendolarismo giornaliero.
Da segnalare che gli Sportelli accorpanti di Crema e Ravenna non vedranno aumentare l’attuale organico.
A fronte di specifica sollecitazione sindacale, l’azienda ha comunicato di non ritenere che la riorganizzazione possa consentire di per sé l’accoglimento di richieste di trasferimento o part-time attualmente in essere sulle piazze interessate.
E’ stato fatto presente che la situazione dell’Agenzia A di Torino risulta essere particolarmente complessa in quanto presso la stessa sono presenti numerose cassette di sicurezza le cui chiusure dovranno essere gestite durante il periodo estivo con chiare difficoltà in capo tanto ai Colleghi quanto alla clientela. La banca ritiene di poter gestire il processo in tempi e modi congrui e quindi ha confermato la data di chiusura dell’Agenzia specificando che, in ogni caso, ad accorpamento avvenuto non ci saranno riverberi operativi a carico dei Colleghi dello sportello in dismissione.
Rispetto alla reintroduzione dell’operatività di cassa in alcuni Sportelli attualmente cash-less, permangono delle perplessità circa la fattibilità di alcune indicazioni operative prospettate dalla banca che intendono circoscrivere il servizio in modo difficilmente applicabile nella quotidianità in presenza della clientela.
Di contro, dietro espressa sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali, la banca ha accettato di riconoscere l’indennità di rischio “piena” per tutti i colleghi che opereranno su cassa con maneggio di contanti (banconote e monete) indipendentemente dal numero di operazioni svolte e dalla durata di adibizione giornaliera. Il riconoscimento dell’indennità di rischio “ridotta” sarà limitata ai soli casi di incasso effetti e bollette.
Pur prendendo atto che gli impatti in termini di mobilità geografica e professionale sono estremamente ridotti ed in alcuni casi nulli, abbiamo sin dall’inizio evidenziato le nostre perplessità sul progetto confermando la nostra contrarietà a questa ennesima riorganizzazione che denota sempre un maggior disimpegno dall’area retail e marca un sempre più evidente intento di ridimensionare la presenza sul territorio.
Nonostante anche in questo secondo incontro sia proseguita un’intensa dialettica tra le Parti, non pare allo stato possano sussistere le condizioni per addivenire alla sottoscrizione di un accordo su questa riorganizzazione che comunque, come Organizzazioni Sindacali, riteniamo non condivisibile e priva di un progetto di prospettiva. La sola ricerca del taglio dei costi fissi di struttura, infatti, non può essere l’unica via da seguire per il rilancio di una azienda afflitta da difficoltà ben più complesse. Esiste, inoltre, la forte preoccupazione che analoghi interventi possano venire riproposti anche in futuro ma con ricadute sul Personale ben diverse da quelle tutto sommato contenute che stiamo attualmente affrontando.
Nonostante un’ulteriore prossima riflessione, l’azienda ha sostanzialmente riconosciuto di non ravvisare spiragli per un’intesa che possa contenere, come da noi richiesto, previsioni rafforzative rispetto a quanto già contenuto nelle norme contrattuali ed agli impegni già da essa assunti in sede di informativa e maggiori garanzie sulla mobilità nel medio/lungo periodo.
Milano, 3 luglio 2019
Le Segreterie di Coordinamento
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN