Record di segnalazioni di operazione sospette atteso per fine anno. L’Ufficio di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia ne riceverà non meno di 60.000, circa 10.000 in più dello scorso anno. La notizia è stata data nel corso di un convegno su Antiriciclaggio e costi d’Impresa organizzato a Napoli dalla locale Direzione Investigativa Antimafia e dall’Università Federico II. Lo stesso Direttore dell’Uif conferma che fino a maggio del 2011 le informazioni viaggiavano su modulo cartaceo od al massimo su floppy disk, da maggio dello scorso anno invece viaggiano solo telematicamente e questo consente di avere informazioni in tempo reale e con modelli di segnalazione sempre più perfezionati. Con le Autorità Giudiziarie il sistema è biunivoco: infatti nel 2011 l’Uif ha “evaso” 170 richieste da parte delle Procure, a fronte delle 118 del 2010, ed ha inoltrato autonomamente 21 informative alla Magistratura.
Nel corso del convegno, sono stati forniti i dati sulle operazioni sospette che l’Uif ha inviato alla Dia: nel 2011 sono state 29.843, di cui 445 trattenute. La maggior parte dei casi ha visto coinvolte la Lombardia, seguita da Campania, Lazio ed Emilia Romagna. Poche risultano ancore le segnalazioni dalla Sicilia ma il Delegato per l’Antiriciclaggio del Gruppo Intesa San Paolo (a cui si deve l’invenzione per il circuito bancario del Sistema Informatico GIANOS di vigilanza e controllo sulla segnalazione di operazioni sospette) ha ricordato come non solo siano in aumento ovunque, ma la collaborazione telematica con l’Uif è destinata, nel tempo, a perfezionare la gerarchia delle operazioni sospette e migliorare dunque la qualità.
In questa “catena di legalità” il Presidente di Confindustria di Napoli ha ricordato che sotto la lente dell’Unione Industriali ci sono diversi casi di imprese sospettate di legami o contatti poco chiari con il mondo della criminalità, affermando che solo con l’intransigenza e con la formazione continua si potranno battere corruzione ed evasione.