Uni Europa Finance
26.6 Regulation Working Group Meeting 27.6 UEF & DG Fisma Meeting
Il 27/06 presso la Commissione Europea si è svolto l’incontro periodico tra Uni Europa Finance, con la partecipazione dei principali sindacati europei e DG Fisma, La direzione della Stabilità finanziaria e dei mercati dei capitali, responsabile della politica dell’UE in materia di banche e finanza. L’incontro è stato preceduto, il 26/06 da un meeting interno a Uni Europa Finance sul tema della regulation, per confrontarci sui temi oggi sul tavolo in tema di normativa europea in ambito bancario e finanziario.
Nella due giorni erano presenti 19 sindacalisti e un coordinatore di Uni Europa, tra i diciannove sindacalisti solo quattro donne (di cui tre, orgogliosamente, italiane). Assenti paesi importanti come Romania e Bulgaria, se pensiamo alle nostre multinazionali bancarie (Unicredit e Intesa), assenti anche Grecia, Portogallo, importanti per la loro situazione bancaria contingente ma anche Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia e altri.
L’incontro in DG Fisma si è da subito posto come un incontro di feedback, puramente interlocutorio vista la situazione di passaggio che l’UE sta vivendo a seguito delle elezioni di maggio, riscrivere il parlamento europeo significa definire nuove priorità, nuove commissioni e nuovi interlocutori anche per noi.
I temi affrontati sono stati, in ogni caso, di una certa rilevanza per il sindacato e per il lavoro bancario di tutti i giorni: NPL, Antiriciclaggio, Short-term Loans, Fintech, Finanza Sostenibile, Whistelblowing protection. I punti di vista emersi hanno evidenziato la preoccupazione dei sindacati europei non solo per i lavoratori bancari ma anche per la società nel suo complesso, trattandosi di temi come l’antiriciclaggio che impattano sulla società nel suo complesso, o come sulla responsabilità che abbiamo come sindacati nel vigilare sulle logiche e i criteri per valutare cosa sia finanza sostenibile non prescindano dal rispetto dei diritti umani, o come l’esplodere, soprattutto nei paesi nordici, di piattaforme online che permettono la concessione di credito al consumo in pochi minuti e anche a quella clientela “non finanziabile” attraverso i canali creditizi standard, ci mettono di fronte ad un rischio di sovraindebitamento pericoloso per tutto il sistema creditizio internazionale, non per ultima la preoccupazione che uno sviluppo inconsiderato di tecnologie applicate alla finanza creino un rischio in tema di dati e gestione della privacy oltre che di perdita di controllo dei movimenti di denaro (e quindi di nuovo sul tema antiriciclaggio).
Interessanti alcune proposte emerse, come quella del sindacalista della Confederaciòn Sindacal de Comisiònes Obreras, primo sindacato spagnolo, di creare un codice deontologico per il lavoratore del settore finanziario, che diventi uno strumento di tutela e di consapevolezza del lavoratore stesso per una finanza sempre più etica e rispettosa di principi basilari e condivisi dalla società civile. Codice che definisca delle linee di condotta a tutela del lavoratore e del consumatore, che riguardi il tema dell’antiriciclaggio, della finanza sostenibile del credito al consumo e delle pressioni commerciali. In questa sede il portavoce spagnolo ci ha illustrato il progetto a grandi linee ed è stato deciso di riservare uno spazio nel prossimo meeting di novembre per una presentazione più dettagliata su questo progetto.
A mio avviso fondamentale partire da chi lavora per portare l’attenzione sull’importanza di una maggiore consapevolezze e sulle responsabilità che comportano le nostre scelte lavorative quotidiane.
Siamo rimasti quindi con l’impegno di ritrovarci a novembre, al prossimo meeting con un’analisi dettagliata e proposte concrete e puntuali che ci permettano di utilizzare al meglio questo strumento di consultazione a nostra disposizione e di ascolto da parte della politica europea. A novembre oltre alla presentazione spagnola ci sarà un focus sul tema NPL da parte della FABI e una mappatura dei nuovi assetti politici europei post elezioni da parte nostra come FISAC. Il lavoro è tanto e stimolante e l’invito alla concretezza è stato accolto dai più.
Nell’incontro del 27 l’attuale portavoce di DG-Fisma nelle relazioni con i sindacati, Dorota Zaliwska si è dimostrata disponibile al dialogo e ad accogliere qualsiasi suggerimento, i report dei singoli esperti sui temi di cui sopra ci hanno aggiornato sugli sviluppi normativi e risposto, in parte, alle nostre domande richieste e perplessità.
E’ sorto inoltre un nuovo tema, proposto dalla stessa Mrs Zaliwska, sul valore del microcredito e del raggiungimento di quella fetta di popolazione che ad oggi non ha accesso al credito, per lo più fasce deboli della popolazione come le donne e i migranti e sull’opportunità di normare a livello europeo queste forme di finanza più vicina al sociale (come in Italia l’esperienza di banca etica e delle MAG). Anche su questo tema ci siamo impegnate a produrre con il dipartimento internazionale una riflessione più ampia.
Raffaella Riggi