Fisac Lecce: comunicato stampa Do Bank

SEGRETERIA PROVINCIALE FISAC/CGIL  –  LECCE

I lavoratori di DoBank della piazza di Lecce aderiranno allo sciopero nazionale indetto per l’intera giornata lavorativa di venerdí 28 giugno dopo un percorso intrapreso con la FISAC CGIL di Lecce, a partire dallo scorso febbraio 2019, volto a contrastare le pesanti ricadute sul lavoratori e sul territorio derivanti dall’ attuazione  del Piano Industriale 2018-2020.

I lavoratori, per effetto della cessione operata da Unicredit, in virtù di accordo del 12/06/2015, passavano senza soluzione di continuità nella società DoBank con diverse garanzie, prima tra tutte il mantenimento della territorialità (Lecce)  e del CCNL ABI. Oggi, nonostante gli utili dichiarati dalla società, DoBank (oggi DoValue)  ritiene di dar seguito ad un assurdo e contraddittorio piano industriale (già presentato a giugno 2018) che vede la rinuncia della licenza bancaria e la conseguente trasformaziome societaria di Dobank in DoValue, come società di recupero crediti focalizzata sull’attività degli NPL e UTP, oltre alla  confermata chiusura delle sedi periferiche, tra cui Lecce.

Per effetto di tale ultima misura i lavoratori si trovano in una condizione di non ricollocabilità sul territorio, motivo per il quale l’azienda sta cercando di indurre e obbligare gli stessi all’accettazione di due strumenti di flessibilità (Smart WorKing e Telelavoro) che cambierebbero completamente, ed in peius, le caratteristiche del rapporto di lavoro, in alternativa ad un trasferimento (in una sede mai precisata) che mal si concilierebbe, comunque, con il dichiarato obiettivo del contenimento dei costi, considerato quanto previsto (a carico dell’azienda) dagli artt. 88 e 111 del CCNL ABI.

Sussistono, pertanto, fondati motivi per ritenere che il progetto aziendale sia solo un pretesto per precarizzare i rapporti di lavoro, precostituendo un percorso verso una serie di “licenziamenti mascherati” ai quali inevitabilmente si arrriverebbe con l’indebolimento contrattuale e normativo del rapporto di lavoro, che emerge chiaramente dalle proposte di accordo individuale avanzate ai lavoratori.

A questo si deve aggiungere anche l’aspetto della marginalizzazione sociale che il lavoratore subirebbe attraverso l’imposizione di un lavoro “da casa” per un tempo inderminato e con l’introduzione di elementi quali-quantitativi, la cui valutazione dipenderebbe esclusivamente dalla discrezionalità aziendale. Non è difficile immaginare come l’accettazione di simili condizioni sbilancerebbero fortemente il rapporto di lavoro a vantaggio dell’azienda, mettendo i lavoratori in una condizione di debolezza normativa e contrattuale.

I lavoratori della sede di Lecce di DoBank e la FISAC CGIL di Lecce si oppongono a questo assurdo progetto di precarizzazione del lavoro. Gli stessi, ritenendosi realizzate le condizioni di cui all’art 9 lett a), b) c) dell’accordo del 12/06/2015 chiedono che si proceda alla loro riassunzione senza soluzione di continuità presso Unicredit Spa (sede Lecce), così come previsto dall’accordo del 12/06/2015 sottoscritto da Unicredit Spa, UCCMB (oggi doBank Spa) e Organizzazioni Sindacali.

Lecce 27 giugno 2019

Fisac Cgil Lecce Maurizio Miggiano – Segretario Generale

 

 

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