Intrum: presentazione tecnica dei fondi di previdenza complementare “INTESA SANPAOLO VITA”

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11.06.2019 – All’incontro tra le OO.SS. di Intrum Italy e l’Azienda tenutosi lo scorso 7 giugno hanno preso parte alcuni esperti di INTESA SANPAOLO VITA, Compagnia Assicurativa del Gruppo ISP, al fine di illustrarci i propri fondi di previdenza complementare, che ci siamo riservati di comparare con il fondo di previdenza complementare di categoria (PREVIBANK), per il quale l’Azienda fisserà pure, a breve, un incontro tecnico.

Questi approfondimenti tecnici sono propedeutici all’attenta individuazione del fondo di previdenzacomplementare di riferimento per Intrum Italy, al quale potranno aderire i lavoratori provenienti da CAF e successivamente da GEXTRA, oltre ai futuri nuovi assunti. Ciò fermo restando che, a seguito della nostraformale richiesta e dell’accordo siglato giovedì scorso tra i Coordinamenti Sindacali del Gruppo ISP e la Banca, i colleghi proveniente da Intesa Sanpaolo e già iscritti al Fondo a contribuzione definita del Gruppo potranno permanervi oltre la data del 31/12/2019.

Intesa Sanpaolo Vita è in grado di proporre tra i propri prodotti diversi fondi “aperti” per un totale di circa464.000 aderenti (prima sul mercato italiano per iscritti) ed un patrimonio gestito pari a circa 4 miliardi. Tra i principali intermediari finanziari di cui si avvale, vi è EURIZON CAPITAL.
I tecnici hanno illustrato principalmente i seguenti due Fondi:

IL MIO DOMANI: prevede 4 linee di gestione con diversi profili di rischio e due tipologie di gestione (libera o life cycle). Il percorso life cycle prevede l’investimento della posizione pensionistica in funzione dell’orizzonte temporale mancante alla pensione pubblica, attraverso l’utilizzo di distinte linee di investimento e progressivi spostamenti sulle linee meno rischiose all’avvicinarsi del pensionamento. In alternativa è possibile scegliere liberamente il profilo di investimento, distribuendo i versamenti e la posizione pensionistica su una o più linee;

GIUSTINIANO: offre 5 distinte gestioni finanziarie differenziate per obiettivo di rendimento e profilo di rischio.

Le OO.SS. si riservano di effettuare le valutazioni di merito dopo che avranno approfondito anche le caratteristiche del fondo di categoria PREVIBANK.

Al termine dell’incontro tecnico sulla previdenza complementare, abbiamo avuto modo di affrontare anche altri temi.

Abbiamo sollecitato l’Azienda a procedere con la formalizzazione dei COA nominati in seguito all’ultima riorganizzazione del lavoro divulgata ai lavoratori a mezzo della nota di servizio del 02.04.19.
Al riguardo l’Azienda ci ha assicurato che gli interessati riceveranno a breve le lettere ufficiali di nomina e che le stesse conterranno come data di decorrenza, quella pregressa del 02.04.19.

Pertanto unicamente coloro che, divenuti COA, raggiungeranno un inquadramento superiore al precedente, riceveranno, con il cedolino successivo, gli arretrati sul maggior dovuto a valere dalla decorrenza del nuovo inquadramento.

In merito all’accordo sindacale firmato il 29 maggio nel Gruppo ISP in materia di accesso al Fondo di solidarietà e uscite volontarie per pensionamento a seguito delle recenti modifiche legislative in materia

previdenziale, l’Azienda ha chiarito che non era possibile estendere tale esodo ai colleghi ora in Intrum Italyanche a causa del fatto che i fondi utilizzati da Intesa sono rivenienti dal Progetto Vivaldi legato all’acquisizione delle Banche Venete. Ciononostante, abbiamo chiesto a Intrum di effettuare una stima della platea dei lavoratori potenzialmente interessati ad un esodo o al pensionamento, nell’ipotesi in cui vengano applicati criteri analoghi a quelli definiti in Intesa col suddetto accordo. Questo al fine di avere dati numerici certi sui quali intavolare una eventuale discussione. Da parte nostra abbiamo infatti sottolineato i benefici che un esodo, pur di dimensioni limitate, potrebbe avere anche dal punto di vista aziendale nonostante icosti che comporterebbe. L’Azienda, pur non dichiarandosi ad oggi favorevole ad un simile scenario, si èriservata di fornire una risposta alla nostra richiesta.

Inoltre, dopo i numerosi solleciti che le OO.SS. hanno ripetutamente e costantemente avanzato, prendiamo atto con piacere che l’Azienda ha finalmente riscontrato le richieste dei lavoratori in ordine alla riduzione dell’intervallo.

Sulla questione della normativa aziendale in materia di antiriciclaggio da noi sollevata già nel precedenteincontro, l’Azienda ha sottolineato l’importanza della formazione in fase di erogazione in modalità FAD e ha annunciato la prossima uscita di una nota informativa che chiarirà, a suo dire, tutte le perplessità sollevate dal memo interno del 21 maggio 2019. Da parte nostra, nel ribadire la delicatezza assoluta del tema, ci siamoriservati di effettuare ulteriori approfondimenti e di valutare l’utilità e l’efficacia di tale nota informativa nel momento in cui verrà pubblicata.

Abbiamo segnalato che diversi bonifici di pagamento di fornitori esterni relativi a posizioni Penelope non sono andati a buon fine per cause poco chiare, probabilmente di natura tecnica, e abbiamo sollecitatol’Azienda ad effettuare un approfondimento che possa fare luce sulla problematica rassicurando i colleghi coinvolti e agevolandone l’operatività. Abbiamo anche chiesto chiarimenti sulla ratio della due diligence in corso su posizioni Penelope a diversi mesi ormai dall’avvenuta cessione dei crediti. Su entrambi gli argomenti l’Azienda si è riservata di fornirci una risposta.

Abbiamo poi chiesto notizie sulla natura delle modifiche alla struttura organizzativa cui ha fatto cenno il CEOMarc Knothe in una sua recente comunicazione. L’Azienda ha risposto che non può ad oggi fornire ulteriori dettagli ma che i cambiamenti potranno riguardare tanto l’organigramma societario quanto l’organizzazionedel lavoro. Ha assicurato in ogni caso che, nel momento in cui sarà in grado di fornire certezze sull’argomento,avrà cura di informare preventivamente le OO.SS.

Per quanto attiene invece alla Divisione Leasing abbiamo evidenziato come l’applicazione delle disposizioni previste dal contratto di servicing in tema di costi, che vengono assunti a carico di Intrum Italy con particolare riguardo alle spese per la gestione – per i beni immobili relativamente alle sole attività di vendita mentre per i beni mobili anche quelle per il recupero e deposito – dei beni di proprietà di Mediocredito Italiano ed Intesa Sanpaolo Provis, non potrà che condizionare il risultato economico della Divisione, la quale verrà gravata di oneri il cui ribaltamento sul Servicer non trova alcuna giustificazione. Tale ribaltamento infatti appare tanto più inspiegabile in quanto si tratta di spese per lo più finalizzate alla messa in sicurezza dei beni e quindi al contenimento dei rischi legali, civili e penali, e reputazionali tipicamente riferibili alla proprietà. Inoltrel’assunzione di tali spese a carico di Intrum Italy rende necessario che quest’ultima si doti di processi e risorsededicate in via esclusiva alla gestione di tutti gli aspetti amministrativi connessi alle attività di cui sopra a cominciare dalla complessa gestione dei fornitori e dei pagamenti dei loro compensi. A tale riguardo occorre rilevare che ad oggi Intrum Italy non ha ancora messo a punto tutti gli aspetti organizzativi di tale attività né tanto meno approntato le necessarie deleghe di spesa e di poteri il che determinerà un ulteriore inevitabilerallentamento dell’operatività con le conseguenti ricadute in termini di risultati economici e perseguimentodegli obiettivi fissati dal contratto di servicing. Non vorremmo che ancora una volta il conto di questi errori e ritardi manageriali venisse richiesto ai soli dipendenti!

Inoltre abbiamo segnalato che le proposte di delibera inviate al Workout Management – relative ad ipotesi di vendita beni e/o relative a transazioni con il cliente – restano per troppo tempo bloccate in fase di valutazione e spesso tornano con parere negativo.

In materia di salute e sicurezza abbiamo chiesto aggiornamenti sulla programmazione dei lavori già deliberati previsti per la struttura di Napoli, ricevendo rassicurazioni che i tempi di realizzazione saranno rapidi. Sulla prossima individuazione delle sedi uniche per le città di Roma e Milano abbiamo chiesto notizie,sottolineando come l’agevole raggiungibilità con i mezzi pubblici sia per i lavoratori un fattore determinanteda tenere nel massimo conto al momento della scelta. L’Azienda ha affermato di avere chiara l’importanzadi questo aspetto e ha dichiarato di avere già visionato alcuni immobili in entrambe le città ma di non essere ancora pervenuta ad una decisione in quanto, ad oggi, le richieste sono risultate al di fuori del budget stabilito.

In ultimo, l’Azienda ci ha comunicato che intende scadenzare la procedura di conciliazione riguardante i colleghi provenienti da CAF entro la fine del mese di giugno e che, appena fissate le date di concerto con ABI, ne darà notizia.

Il confronto con l’Azienda proseguirà venerdì 14 giugno.

I Coordinamenti Sindacali Aziendali Intrum Italy

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