A sostenere i conti di Ubi sono state soprattutto le operazioni finanziarie con un risultato positivo di 257,3 milioni di euro legato al trading su titoli di stato italiani. Nell’ambito dell’attività di compraventita, emerge dalla nota sui conti, è stata inoltre alleggerita la posizione in Intesa Sanpaolo, con la cessione di 72,3 milioni di azioni (lo 0,47% del capitale a fronte di una quota iniziale dell’1,2%).
Nel corso del 2012, anche grazie ai 12 milardi di euro presi a prestito dalla Bce al tasso dell’1%, l’esposizione di Ubi Banca verso Bot e Btp è passata da 7,8 a 18 miliardi, portando le attività finanziare del gruppo a 21,4 miliardi (il 16% dell’attivo). In calo del 6,8% a 92,9 miliardi, invece, gli impieghi alla clientela a causa, spiega la banca, dell’uscita dai settori a maggiore rischiosità, alla riduzione dell’esposizione verso le grandi imprese e alla debolezza della domanda di credito.
Difficile perà che quest’anno la banca riesca a replicare i risultati dell’area finanza che hanno compensato il calo del margine di interesse (-7,7%) e la tenuta delle commissioni (-1%): “La persistente incertezza sull’evoluzione del rischio sovrano – spiega la banca – non rende possibile ipotizzare anche per l’anno 2013 l’ottima performance” del 2012.