Lo scorso 6 marzo abbiamo avuto un ennesimo incontro con la Direzione in merito alla partenza del prolungamento dell’orario di sportello. Il Modello partirà il prossimo 18 marzo, in via sperimentale, in 8 Filiali (erano 9). Durante il confronto non abbiamo ricevuto risposte esaustive ai quesiti che avevamo posto nelle precedenti riunioni. NESSUN ACCORDO E’ STATO RAGGIUNTO abbiamo anzi chiesto alla Direzione di posticipare la partenza delle aperture degli sportelli, visti gli evidenti ritardi e gli aspetti tecnici ancora non risolti, ma l’Azienda ha respinto la nostra richiesta e dichiara di essere “pronta a partire da subito”. Al momento non ci è stato comunicato l’elenco ufficiale delle Filiali coinvolte, come una corretta informativa dovrebbe avere, ma non sono nemmeno state interessate le persone che, FRA UNA SETTIMANA, dovranno modificare la propria vita privata e quella della propria famiglia. E’ impensabile pensare che i colleghi possano essere preparati a questa nuova situazione lavorativa, dovendo stabilire e organizzare la famiglia perché la BANCA decide che deve essere aperta ininterrottamente fino alle 20! L’Azienda dichiara che si tratta di una “fase sperimentale”, che il modello è allo studio e che verrà “corretto strada facendo(!!)”, ma tutto questo viene fatto SULLA PELLE DEI DIPENDENTI e delle FAMIGLIE COINVOLTE. DUE COSE CERTE SONO: I DISAGI SIGNIFICATIVI PER I COLLEGHI INTERESSATI, a cui si chiede di cambiare repentinamente i ritmi della propria vita lavorativa e conseguentemente i tempi della propria vita personale e familiare. I DISSERVIZI CREATI ALLA CLIENTELA, a cui si offre da un lato una “apertura prolungata” in termini di orario e dall’altro una “operatività fortemente ridotta” in termini di servizi. Ha veramente senso aprire le porte delle Filiale qualche ora in più senza però poter garantire una serie di attività di sportello essenziali? Senza avere la presenza certa di un Direttore che possa garantire la normale attività della Filiale? Senza poter garantire il corretto esito di un evento anomalo? Senza poter pagare un effetto cartaceo ad un cliente? Senza poter erogare la valuta estera o poter gestire correttamente la moneta metallica….? L’operatività “classica” e completa della Filiale non sarà nei fatti garantita. Il Direttore finito il turno non farà alcun passaggio di consegne e il suo sostituto dovrà operare secondo le sue facoltà, mentre il cassiere principale chiuderà cassa e si dovrà solo preoccupare che gli altri gestori clienti – cassieri abbiano la disponibilità necessaria per portare a termine la giornata di lavoro. L’Azienda ci “rassicura” comunque che è in fase di preparazione una dettagliata circolare che illustrerà il modus operandi del progetto in essere e darà le opportune indicazioni anche in termini di sicurezza…… Prendiamo positivamente atto che è “sventata” la possibilità dell’apertura al sabato, soprattutto dopo i deludenti risultati dello scorso anno e di quello che sta avvenendo negli Istituti a noi vicini. Ci rammarica però di essere la prima Banca che parte con il prolungamento di orario senza avere dichiarato esuberi di personale al suo interno. Speriamo di non continuare a copiare quanto di peggio fanno gli altri, ma almeno una volta, di essere propositivi con un’iniziativa a favore dei dipendenti.
IN QUESTO CLIMA DI FORTE INCERTEZZA E’ OPPORTUNO RICORDARE INVECE AI COLLEGHI LE PREVISIONI DEL CCNL, IN TERMINI DI ORARI GIORNALIERI E SETTIMANALI, DI INDENNITA’, DI PAUSE DI LAVORO
[table cols=”TIPO DI ORARIO,settimanale,giornaliero,indennità” data=”Standard, 37h 30m, 7h 30m, nessuna,Extra Starndard, 37h 30m, 7h 30m, 3.68 €, Con termine oltre le 19.15 e fino alle 20.00, 36h, 7h 12m, 4.30 €”][/table]
La pausa per il pranzo deve essere inderogabilmente di 1 ora. Può essere compressa o aumentata solo con apposito accordo sindacale (art. 104). Ogni cassiere deve avere almeno 30 minuti di tempo per fare le proprie chiusure a termine del turno (art 103). Nell’adottare l’orario di lavoro su più turni l’Azienda dovrà tenere conto dei gravi e continuativi disagi di carattere obiettivo dovuti al pendolarismo, a gravi menomazioni fisiche o a necessità di assistenza a familiari portatori di handicap, o a ulteriori situazioni meritevoli di particolare attenzione (art. 65).