Fisac Bergamo e Lombardia: Banco Bpm, ricordiamoci che siamo in uno stato di diritto


Leggiamo nella pagina locale di un noto quotidiano nazionale i nomi ed i cognomi di alcuni lavoratori bancari delle agenzie dell’Ex Credito Bergamasco, ora Banco BPM, che sarebbero indagati dalla Procura di Milano per i reati di truffa aggravata ed autoriciclaggio. Questo, nell’ambito del “caso diamanti”, per avere “contribuito, secondo i PM, alla truffa della Intermarket Diamond Business ai danni dei consumatori”. Nell’attesa che la giustizia faccia il suo corso, riteniamo inaccettabile la decisione del quotidiano di esporre mediaticamente dei lavoratori addetti allo sportello bancario la cui responsabilità, peraltro, deve essere ancora tutta da accertare. Esposizione che, oltre ad essere gravemente lesiva della reputazione delle persone coinvolte che si tuteleranno con le modalità e nelle sedi opportune, ne potrebbe mettere a rischio anche l’incolumità fisica. Come FISAC-CGIL inoltre vorremo richiamare il ruolo attivo svolto dal sindacato nella tutela dei lavoratori e dei consumatori, dato che è da anni che solleviamo obiezioni sul modo di agire di alcuni pezzi della filiera commerciale di alcune aziende bancarie. Aziende dove il sindacato è da molto che denuncia le pressioni alla vendita che subiscono i lavoratori allo sportello per collocare determinati prodotti, come i diamanti, inseriti addirittura tra gli obiettivi di budget da realizzare. In tale contesto è di tutta evidenza che il bancario è solamente l’ultimo “ingranaggio” di un meccanismo deciso ai vertici aziendali, per cui chiediamo una piena ed immediata assunzione di responsabilità dei banchieri e del top management in questa vicenda.

Bergamo, 21 febbraio 2019

Segreteria FISAC-CGIL Bergamo

Segreteria FISAC-CGIL Lombardia

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