Forte attenzione nei confronti dei Dipendenti ma poco contributo alla Collettività ed all’Ambiente: sono due dei sette punti individuati da uno studio sulle informazioni di carattere non finanziario delle Banche italiane condotte da una Società di Ricerche.
Lo studio ha analizzato la fase di prima applicazione delle disposizioni inserite nel Decreto Legislativo 254/2016, che ha recepito la Direttiva Ue 95/2014, che obbliga le Società quotate e gli Enti di Interesse pubblico a predisporre un’Informativa non Finanziaria negli ambiti Sociali, Ambientali, del Personale, dei Diritti umani e della Corruzione. Per l’analisi è stato selezionato un campione composto da nove Banche raccolte in tre macro categorie rispetto alle dimensioni: tre Banche con un totale dell’attivo superiore ai 100 miliardi ognuna, tre con un attivo tra i 20 ed i 100 miliardi ed infine tre con un attivo inferiore a 20 miliardi. Il totale attivo delle Banche esaminate è di 1.195 miliardi di euro mentre il valore generato e distribuito è di 22 miliardi.
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