Con rammarico apprendiamo dall’Azienda la volontà delle altre sigle sindacali di escludere la FISAC CGIL dal tavolo unitario delle trattative sindacali nel Gruppo UBI. Lo consideriamo DANNOSO PER TUTTI I LAVORATORI nel pieno di una stagione difficile per il nostro Gruppo e per l’Italia.
L’ESTROMISSIONE E IL “SILENZIAMENTO” DI ALTRI, PER L’ASSUNZIONE DI POSIZIONI DIVERSE DALLA NOSTRA, NON FANNO PARTE DELLA CULTURA DELLA CGIL.
Dopo le divisioni sindacali consumatesi sull’ultimo accordo del 29 novembre abbiamo rilanciato una proposta di lavoro unitaria in vista delle importanti trattative che ci attendono
(Centrobanca, Premi Aziendali, Formazione), sintetizzata nella lettera che abbiamo inviato alle altre Sigle e di cui riportiamo i passaggi centrali:
La nostra organizzazione ha sempre lavorato unitariamente sul tavolo sindacale e in tutte le sedi deputate all’espletamento della nostra funzione di rappresentanza. Questo, a nostro parere, vuol dire dare concreta e reale importanza all’unità sindacale. Purtroppo sugli accordi da voi sottoscritti il 29/11/2012 e il 12/02/2013 continuiamo a mantenere il nostro giudizio negativo e quindi non è possibile una nostra firma. (…)
La nostra proposta è che, se esiste come dovrebbe l’intenzione di recuperare un terreno comune di confronto nell’interesse dei lavoratori, si riprenda un percorso unitario sulle questioni sindacali che dovremo affrontare: a partire da Centrobanca ma anche per la gestione delle ricadute degli accordi in essere che vedono coinvolti pesantemente tutti i colleghi da noi e Voi rappresentati.
Da parte nostra non faremo mancare il nostro contributo per la tutela di tutti i lavoratori, auspicando che continui a realizzarsi all’interno di una rappresentanza unitaria.”
Continueremo quindi a confrontarci al tavolo sindacale con l’azienda sul merito delle questioni, FIDUCIOSI CHE PREVALGA IL SENSO DI RESPONSABILITÀ E SI ARRIVI AL
RAPIDO SUPERAMENTO DI QUESTA SITUAZIONE DI DIVISIONE CHE NON RAFFORZA LE RAGIONI DEI COLLEGHI DEL GRUPPO UBI.