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http://futura.unipol.it/in-primo-piano/news/Pagine/Quaderno-violenza-donne-2018.aspx
La condivisione di politiche per la prevenzione della violenza ha portato la Commissione Pari Opportunità, nel suo continuo confronto bilaterale Azienda Sindacato sui suoi temi compreso quello della disabilità, a contribuire e sostenere il quaderno che avete trovato sulle vostre scrivanie e che nuovamente vi invitiamo a leggere, senza pregiudizi.
L’obiettivo è lavorare per combattere le discriminazioni e gli stereotipi legati ai ruoli di genere e al sessismo, prevenire la violenza vuol dire combattere le sue radici culturali e le sue cause, vuol dire rafforzare la cultura del rispetto delle differenze.
La normativa italiana rientra interamente nel quadro delineato dalla Convenzione di Istanbul (2011), primo strumento internazionale giuridicamente vincolante ‘sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. L’elemento principale è il riconoscimento della violenza sulle donne come forma di violazione dei diritti umani e di discriminazione.
Per questo sono essenziali le strategie politiche mirate all’educazione, alla sensibilizzazione, al riconoscimento e alla realizzazione delle pari opportunità in ogni ambito della vita pubblica e privata.
Vi ricordiamo con l’occasione che le azioni di prevenzione sostenute dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso il Quadro Strategico Nazionale riflettono pertanto l’esigenza di:
– aumentare il livello di consapevolezza nella pubblica opinione sulle radici strutturali, sulle cause sulle conseguenze della violenza maschile sulle donne;
– rafforzare il sistema scolastico migliorando la capacità operativa delle/gli insegnanti e del personale della scuola in merito a come intercettare, prevenire, far emergere e gestire situazioni di violenza, compresa la violenza assistita dai familiari;
– promuovere nell’offerta formativa della scuola l’educazione alla parità tra i sessi, per il superamento dei ruoli e degli stereotipi di genere, anche attraverso la revisione della didattica e dei libri di testo e la formazione del corpo docente di ogni ordine e grado;
– formare le operatrici e gli operatori del settore pubblico e del privato sociale su fenomenologia, intercettazione, emersione, presa in carico, valutazione e gestione dei casi di violenza contro le donne inclusi quelli che riguardano le donne migranti, rifugiate e richiedenti asilo;
– rafforzare l’impegno preventivo contro la recidiva attraverso percorsi di rieducazione degli uomini autori di violenza e di reati relativi alla violenza maschile contro le donne;
– sensibilizzare il settore privato e i mass media sull’influenza della comunicazione e della pubblicità su temi quali stereotipi di genere e sessismo e sui loro effetti sulla fenomenologia della violenza maschile contro le donne.
RI-USCIRE dalla violenza si può, evitando di mettersi in pericolo contattando persone esperte e competenti dei centri antiviolenza in elenco sul quaderno.
la Commissione Pari Opportunità di Parte Sindacale