Questa mattina le OOSS hanno incontrato il Presidente della Provincia di Siena per approfondire la situazione della Banca e del Gruppo MPS. Si è trattato del terzo appuntamento con le Istituzioni, dei quattro richiesti dalle OOSS stesse (già svolti la scorsa settimana quelli con il Prefetto di Siena ed il Commissario Prefettizio del Comune di Siena, in agenda per il prossimo 6 novembre quello con la Regione Toscana). In merito all’incontro odierno è innanzitutto doveroso ricordare che, durante il presidio dei Lavoratori della Banca Mps, svoltosi lo scorso 6 agosto davanti alla sede della Provincia, il Presidente aveva dichiarato pubblicamente che si sarebbe impegnato a favore della causa perorata dalle OOSS e dai Lavoratori qualora fossero state presentate proposte alternative alle esternalizzazioni presenti nel Piano Industriale 2012-2015. A questo proposito vogliamo ulteriormente ribadire che nel periodo della trattativa, le OOSS hanno proposto più volte alla Delegazione Aziendale soluzioni alternative, possibili grazie alla messa a punto di un impianto solidaristico tra tutti i colleghi, che renderebbero attuabile quel “no alle esternalizzazioni” (o “terziarizzazioni”, come le definisce l’Azienda) che le OOSS hanno fin dall’inizio sostenuto e che continuano a sostenere, sia a livello aziendale che di Settore, così come confermato nell’incontro tenutosi martedì scorso tra i Segretari Responsabili delle OOSS Mps e i Segretari Responsabili Nazionali di Categoria. Per quanto riguarda l’incontro odierno, le OOSS danno una valutazione assolutamente deludente, perché il Presidente della Provincia, mantenendo un giudizio positivo sul Piano Industriale, si è reso semplicemente disponibile ad un generico sollecito alla ripresa del dialogo. L’altro punto fermo per le OOSS, ribadito anche durante l’incontro, è l’inaccettabilità della disdetta unilaterale del Contratto Integrativo Aziendale – che la Banca ha attivato con la lettera di apertura della procedura di illustrazione del Piano Industriale (3 agosto) – e che dovrebbe produrre effetti, secondo l’impostazione aziendale, a far data dal 2 novembre prossimo, con la contestuale nascita di un “Regolamento Aziendale” unilaterale e totalmente discrezionale. Al fine di interrompere l’efficacia della disdetta unilaterale del CIA, con la conseguente applicazione del Regolamento, le OOSS hanno consegnato in data odierna alla Responsabile delle Risorse Umane una lettera in cui viene preannunciata la presentazione di una piattaforma sindacale, richiedendo allo scopo un apposito incontro atto a ripristinare le corrette procedure negoziali in proposito previste dal CCNL (art. 8 accordo rinnovo CCNL credito gennaio 2012 sostitutivo art. 26 CCNL 2007). Lunedì scorso si è inoltre tenuto a Roma, presso l’ABI, l’incontro in sede di “Commissione Nazionale per l’esperimento del tentativo di conciliazione in materia di sciopero”, a cui erano presenti sia il Sindacato Aziendale che la Parte Datoriale e che si è concluso negativamente. Sarà quindi possibile intraprendere le scelte più opportune per attivare le azioni di mobilitazione più efficaci. È utile ricordare che la normativa vigente in materia di regolamentazione dello sciopero per i servizi pubblici essenziali – di cui il settore bancario fa parte – impone alcune limitazioni, che riguardano sia particolari giornate in cui non è possibile effettuare mobilitazioni, che le modalità da adottare. È il momento di ribadire, al Presidente Profumo ed a tutto il Top Management, che i Lavoratori sono da sempre i veri protagonisti nella capacità di produrre reddito – come peraltro è stato sottolineato dalle OOSS nei vari incontri con le Istituzioni – soprattutto in una situazione di crisi come l’attuale. Proprio per questo al tempo stesso sono assolutamente determinati a contrastare apertamente e duramente le scelte sbagliate ed unilaterali dei manager che vorrebbero in modo arrogante condizionare il loro futuro.
Siena, 25 ottobre 2012
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