Le Segreterie Provinciali di Lecce DIRCREDITO, FABI, FIBA/CISL, FISAC/CGIL, UIL.CA, SINFUB, insieme alle Segreterie Confederali di CGIL, CISL e UIL e alle Rappresentanze Sindacali Aziendali di Banca MPS, in occasione del Road Show ABI previsto nelle due giornate del 26 e 27 ottobre, hanno organizzato una manifestazione di protesta nella mattinata del sabato (27 ottobre dalle ore 9.30 alle ore 13.00) nei pressi dell’Hotel Tiziano. Lo spirito del Road Show, secondo quanto riportato dall’Abi nel proprio comunicato stampa, sarebbe quello di ‘avvicinare le banche a Istituzioni, Imprese e cittadini e favorire così occasioni d’incontro con il Territorio’. L’ABI dichiara di voler coinvolgere, nella prima giornata, gli studenti per ‘una lezione interattiva che spiegherà ai giovani come sarebbe il mondo senza le banche’. Sicuramente si tratta di un’ iniziativa lodevole, soprattutto in un momento in cui la finanza e le banche sono chiamate a svolgere un ruolo sociale e a perseguire strategie sempre più orientate alla Responsabilità Sociale di Impresa. In quest’ambito, però, sarebbe altrettanto importante spiegare e far capire ai giovani, che rappresentano il futuro del nostro Paese, non ‘come sarebbe il mondo senza le banche’, ma come è e potrebbe diventare il mondo se il lavoro continuerà ad essere svuotato dei propri diritti e della propria dignità. Il Presidente Mussari, attualmente Presidente dell’Abi, ma precedentemente Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena, dovrebbe spiegare ai ragazzi che, in un Paese civile, prestare fede agli impegni contrattualmente assunti rappresenta, oltre che un obbligo giuridico, anche un dovere etico e morale che vincola reciprocamente le parti. In questi due giorni, l’ABI potrebbe ‘avvicinare la città’, di cui i Lavoratori rappresentano un pezzo importante, chiarendo come mai la Banca Monte dei Paschi di Siena, sua associata, nel Piano Industriale 2012/2015, prevede un progetto di esternalizzazione che coinvolge oltre 400 Lavoratori sul Territorio di Lecce, con il rischio per gli stessi di essere ceduti in società al di fuori del Gruppo e senza la garanzia del CCNL del credito. Riteniamo che questa sia l’occasione giusta per chiarire, alla presenza delle Istituzioni, come questo progetto si concili con il recente rinnovo del CCNL, dove si contempla il processo esattamente opposto, ovvero il rientro delle attività, in precedenza trasferite all’esterno, attraverso l’insourcing. Il Presidente Mussari dovrebbe pensare che, tra quei ragazzi, ai quali si propone di spiegare ‘come sarebbe il Mondo senza le banche’ ci potrebbe essere il figlio o la figlia di qualche Lavoratore da ‘esternalizzare’ o penalizzato in altro modo dal sistema. A loro dovrebbe preoccuparsi di spiegare soltanto come possa accadere che qualcuno si arroghi il diritto di decidere della loro vita e del loro futuro. Riteniamo che la credibilità di un’Istituzione, quale l’ABI, si concretizzi anche e soprattutto attraverso il rispetto degli impegni assunti, vigilando sulla coerenza dei comportamenti delle proprie associate. Tra privati cittadini l’atteggiamento dell’Abi darebbe luogo ad un inadempimento contrattuale perseguibile in sede di giudizio. In questo caso, invece, l’Abi sottoscrive un contratto e dopo pochi mesi ignora di averlo fatto. Si potrebbe dire ‘Abbiamo scherzato’. E’ una vergogna!!! Non serve un Road Show per avvicinarsi al Territorio, nel momento in cui si è deciso di ferire e colpire al cuore quel Territorio. Il Lavoro e i Lavoratori, tutti, rappresentano il cuore di questo Territorio. Alle Istituzioni, coinvolte nell’iniziativa (la Regione Puglia nella persona del Presidente Nichi Vendola, la Provincia, nella persona del Presidente Antonio Gabellone, il Comune di Lecce, nella persona del Sindaco, Paolo Perrone, il prefetto di Lecce, S.E. Giuliana Perrotta) che per loro natura rappresentano ‘i garanti’ del rispetto delle regole, chiediamo di intervenire con il loro peso nella vertenza MPS, per far capire all’ABI che gli impegni assunti in sede contrattuale devono essere rispettati. Chiediamo che le Istituzioni spingano per la riapertura delle trattative con i Coordinamenti nazionali MPS, partendo dalle proposte concrete, già avanzate dal Sindacato sulla riduzione dei costi strutturali e del personale, come strada alternativa alle esternalizzazioni. Al presidio saremo in tanti e parteciperemo uniti dalla solidarietà e dalla consapevolezza che quello che crea ricchezza e valore per un Territorio, per il Paese e per il Mondo non è la forza del capitale e del profitto, ma quella del Lavoro. Lecce 24 ottobre 2012
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