Gli esiti del rapporto professionale tra Operatori Finanziari e Clienti hanno una rilevanza sociale in quanto impattano sulla Collettività, sul Sistema del Welfare pubblico, sulla ricchezza nazionale ed anche sulla produttività delle Aziende.
I benefici che gli Individui e le Famiglie possono ottenere dal rapporto con un Operatore finanziario rispetto a chi fa da sé sono documentabili in termini di maggior tasso di successo nel conseguire gli obbiettivi di incremento della ricchezza, di fiducia, sicurezza e felicità.
Per questi motivi un servizio di consulenza di qualità necessita della conformità alle norme tecniche volontarie della serie Uni 11348 Pianificazione finanziaria, economica e patrimoniale personale – Guida all’applicazione della Uni Iso 22222, che rappresenta la modalità di far bene le cose in una prospettiva etico-professionale e non solo legale.
A tal fine, il Dipartimento Nazionale Sostenibilità e Rsi della Fisac-Cgil ha contribuito (assieme ad Uni stesso ed ad alcune Sigle Sindacali del Settore del Credito) alla creazione di un Codice d’Integrità (definizione voluta dalla Fisac per distinguerlo dai Codici Etici di emanazione aziendale) destinato ai singoli Operatori Finanziari ed alle Aziende Finanziarie, allo scopo di redigere delle linee etico-morali finalizzate al raggiungimento degli obbiettivi sopra descritti.
Di tutto questo si è discusso nel Convegno organizzato dall’Ente di Normazione e dal Gruppo di Lavoro che ha redatto le linee guida del Codice d’Integrità.
Si è discusso delle opportunità della più ampia adesione ed applicazione delle norme e delle condizioni necessarie affinché il loro utilizzo generi gli effetti auspicati sul sistema socioeconomico. A tal fine si sono confrontate le Rappresentanze degli Operatori, delle Organizzazioni Sindacali, della filiera della Certificazione, le Organizzazioni certificate, le Associazioni dei Consumatori. La discussione si è articolata in alcune Tavole rotonde aventi come tema centrale il ruolo della Normazione per la qualità dell’educazione finanziaria nella consulenza.
Il nostro Dipartimento Nazionale era presente nel ruolo di Relatore in una delle Tavole rotonde. Nel suo intervento il Coordinatore del Dipartimento Responsabilità e Rsi, dopo aver illustrato alcune caratteristiche del nuovo Codice d’Integrità, ha evidenziato la necessità di inserire lo stesso nel più ampio raggio della Responsabilità Sociale d’Impresa, per non lasciare il Codice come mero strumento di marketing personale od aziendale, ma inserirlo in un contesto di assunzione di responsabilità sociale per arrivare in modo significativo agli obbiettivi prefissati dal lavoro fatto.