Il Protocollo Occupazione e Produttività firmato nel Gruppo Intesa Sanpaolo lo scorso 19 ottobre completa il percorso per gestire le ricadute del Piano d’Impresa aziendale. Dopo la firma del Verbale di Ricognizione del 31 luglio scorso, successiva allo sciopero del 2 luglio, la trattativa è ripresa a settembre su temi inerenti la Contrattazione di secondo livello quali inquadramenti, mobilità e orari, nell’ambito dei processi di riorganizzazione/ristrutturazione del Gruppo, a seguito della volontà dell’azienda di non applicare gli accordi di armonizzazione scaduti il 30 giugno 2012 e alla disdetta del buono pasto. Il confronto è partito da una situazione di grande distanza tra le parti, con provocatorie e inaccettabili richieste aziendali di contenimento dei costi e, soprattutto, con il gravissimo attacco alle tutele occupazionali con il licenziamento di apprendisti. L’obiettivo della trattativa è stato quello di dare garanzie occupazionali e definire un impianto economico e normativo per i lavoratori del Gruppo, senza il quale permarrebbe solo la discrezionalità aziendale. L’accordo sottoscritto dà importanti garanzie per l’occupazione giovanile, ripristina un impianto complessivo di tutele economiche e normative per i lavoratori del Gruppo, limitando il contenimento dei costi con misure temporanee, respingendo le pesantissime pretese aziendali.
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