Rsa Piemonte e Valle d’Aosta: Lo stile della casa

1a - Fabi 3 - Fisac Cgil 6 - Uilca 7 - Unisin

In data 23.01.2018 le Scriventi hanno incontrato il capo Area Lodovico Mazzolin, alla presenza anche del DOR Fabio Pirozzolo, del Responsabile GRU Vincenzo Cianciotta e dei Gru competenti per territorio i Colleghi Isabella Mondo e Ruggero Cascella.
Le Scriventi hanno da subito rappresentato all’Azienda di aver ricevuto, al termine di una partecipata assemblea, ampio mandato dalle Lavoratrici e dai Lavoratori ad iniziare un percorso di mobilitazione in forza del progressivo deterioramento del clima lavorativo aziendale (pressioni commerciali, rischi operativi, revoca franchigia malattia, gestione esodi “volontari”…).
Successivamente al mandato ricevuto, l’Azienda si è resa protagonista della scandalosa iniziativa di fine anno con l’erogazione (a pochi) di premi assolutamente discrezionali e 49 promozioni al rango di dirigente.
A questo proposito abbiamo rappresentato ai nostri interlocutori l’auspicio che il tavolo sulla contrattazione aziendale, che si sta tenendo a Siena, possa ristabilire un clima decoroso, nonché un quadro normativo decisamente migliorativo rispetto all’attuale.
Ove questo auspicio non si dovesse concretizzare, per quanto ci riguarda, procederemo a riconvocare i colleghi per condividere con loro le azioni vertenziali da porre in essere.
Alla nostra richiesta di chiarimenti in merito ai criteri con i quali sono stati selezionati i “beneficiari” delle erogazioni di cui sopra, l’Azienda ci fornito una “ricetta” in base alla quale in forza di percentuali varie (sostanzialmente i soliti
numeretti in tema di redditività) e di pareri espressi sia in sede locale che centrale, il tutto condito da una buona dose di arbitrarietà, si è infine giunti alla definizione degli “eletti” il tutto chiaramente in spregio alla trasparenza ed alla possibilità di controverifica.. Pochi “eletti” tanti “fagnani”.. solidarietà e sacrifici a iosa per tutti.
Quanto alle nomine a dirigente è stata addotta la motivazione secondo la quale gli inquadramenti sono stati decisi per “riequilibrare” una “media” aziendale troppo bassa rispetto al resto del settore.
A questo proposito abbiamo ribadito che riteniamo inaccettabile qualsiasi tipo di criterio, oltretutto esplicitato ai Lavoratori ex-post rispetto alle nomine, che non sia preventivamente condiviso con le Lavoratrici e i Lavoratori e quindi con chi li rappresenta, nonché rispondente a criteri oggettivi e trasparenti.
Abbiamo inoltre evidenziato come il citato “riequilibrio” deve partire dall’assegnare il corretto inquadramento ai tanti colleghi sotto inquadrati da anni e che lavorano facendo fronte a responsabilità ben più elevate rispetto al grado assegnatogli.
Nel corso dell’incontro il Capo Area Mazzolin ha inoltre posto grande enfasi sullo “stile della casa”, che poggia le sue fondamenta sul rispetto “svizzero” dei modelli di servizio e sul corretto utilizzo degli applicativi forniti per l’appunto dalla.. “casa”.
Con tale affermazione l’Azienda dimostra di non rendersi conto di come sia sempre più arduo, in questa banca, svolgere le più elementari attività, da una parte a causa delle criticità di carattere organizzativo e normativo, dall’altra per l’inefficienza della strumentazione tecnologica.
In tale contesto l’unico aspetto senza soluzione di continuità riguarda l’incessante e pervasiva azione di pressione commerciale, resa ancora più odiosa dalla mancanza di supporto e dallo scarico di responsabilità sui colleghi, emblematico, a questo riguardo il caso della “vicenda dei diamanti”.
Sempre a proposito dello “stile della casa” abbiamo denunciato ai nostri interlocutori, l’inqualificabile episodio del rinvenimento da parte di noi RRSSAA di una locandina appesa nell’ufficio della Direzione Territoriale Mercato, con la classifica delle 21 filiali della DTM di Torino, con associata alla ventunesima agenzia classificata la foto di una persona disabile.

Un atto, quello descritto, che non solo è contrario ai principi della nostra Costituzione, dell’art.15 dello Statuto dei Lavoratori, dell’art. 4.1 del Codice Etico Mps (che recita:” non è tollerata alcuna forma di discriminazione e vessazione”), ma è al di fuori di qualsiasi valore di civiltà.
Per i motivi sopra esposti ci aspettiamo di avere, al più presto, notizia dell’avvio di apposito iter disciplinare ai sensi del vigente Ccnl al fine di identificare eventuali responsabili e per, successivamente, irrogare a questi signori le previste pesanti sanzioni.
In tale attesa l’unica notizia di cui abbiamo contezza è che il Responsabile del suddetto ufficio è stato promosso a dirigente.
RR.SS.AA.
PIEMONTE VALLE D’AOSTA
Torino, Il 30 Gennaio 2018

Photo by captain.orange

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