Lunedì prossimo parte il nuovo modello organizzativo della Aree territoriali. Il modello scelto dalla banca non ha convinto le OO.SS. che hanno espresso perplessità sulla tempistica e sull’efficacia di questa nuova organizzazione.
Nonostante il mancato accordo sono state fissate delle linee guida, condivise con l’azienda , nel capitolo delle ricadute sul personale che tengano presente :
1) le esigenze delle persone;
2) la valorizzazione professionale;
3) la riqualificazione e la formazione.
Queste linee guida le ritroviamo in tutti gli ultimi accordi firmati dalle Organizzazioni Sindacali e l’azienda , dal progetto Sirio alla chiusura delle filiali, la cui finalità è quella di valorizzare le persone , dare valore e qualità al lavoro, non disperdere le professionalità.
Nonostante gli accordi firmati a livello centrale , e la ricerca dei referenti territoriali di proteggere il patrimonio professionale , siamo qui a denunciare comportamenti aziendali opposti.
Se in alcune filiali si esagera con il concetto di imprenditorialità dei colleghi e delle colleghe , in altre si annoverano oltre 10 persone inquadrate tra 3’AP e Quadri Direttivi che svolgono mansioni di portineria ed archivio.
Ad aggravare questo tipo di organizzazione, è la scelta di una assurda turnazione per l’apertura delle porte (!?!) che distrae i colleghi e le colleghe dal proprio ordinario lavoro commerciale e di consulenza per il quale subiscono non indifferenti pressioni giornaliere o addirittura orarie.
Respingiamo con forza questo tipo di organizzazione di lavoro che lede la professionalità dei colleghi e delle colleghe, e richiediamo un immediato intervento al fine di risolvere con servizi esterni lavori di sistemazione archivi
e portineria.
RR.SS.AA Fisac-CGIL
Taranto e provincia
23/02/2018