È di ieri la notizia che a ottobre 2012 a Siena è stato scoperto l’ennesimo contratto di copertura “a perdere” stipulato dagli strateghi del Monte dei Paschi e poi tenuto nascosto per non appesantire i bilanci con ulteriori passivi: questa è l’ipotesi su cui stanno indagando i magistrati che valuteranno i reati eventualmente connessi. La conseguenza certa è la distruzione del patrimonio della Banca più antica del mondo, patrimonio che serviva a garantire il credito alle imprese e alle famiglie e il posto di lavoro a migliaia di dipendenti che si sentivano profondamente coinvolti in questa funzione fondamentale. Forse dopo Santorini e Alexandria, scopriremo che a bruciare definitivamente il patrimonio del Monte sarà l’operazione “Atlantide”? Chissà… fra qualche secolo si parlerà di una città/banca che fu distrutta da un orda di satrapi disonesti assoldati dagli speculatori più spregiudicati, sommersa da debiti fatti apposta per marcire e spogliata dei suoi tesori come lo fu la mitica città. Sembra quasi una Nemesi che a scoprire i micidiali contratti/scommessa sia il presidente Profumo che in Unicredit dei derivati era considerato il mago e altrettanto notevole è l’assordante silenzio che sia lui che il direttore generale Viola stanno mantenendo, come se non fosse compito loro difendere la Banca dalle conseguenze di questi fatti. Nel frattempo ci propinano “perle di saggezza” con il Novissimo Dizionario de’ Comportamenti. In una serie di diapositive che ricordano le “catene di santantonio” circolanti su internet, si raccomanda al montepaschino del 2013: raccogli informazioni a supporto, valuta pro e contro delle conseguenze, scegli con responsabilità, agisci con correttezza e coerenza nello sviluppo del business, applica in modo rigoroso le prassi e rispetta i valori aziendali, fai leva sulla competenza professionale per conseguire risultati eccellenti e via di seguito… COME ABBIAMO FATTO A SOPRAVVIVERE FINO A OGGI SENZA QUESTI PREZIOSI SUGGERIMENTI?!? Sarebbe questo il frutto di un anno di lavoro della signora Dalla Riva? Una serie di slide che qualsiasi studente di scuola superiore di medio livello sarebbe capace di elaborare? E lo viene a dire a NOI?!? Chi è che ha “sbagliato” -diciamo così, in attesa dell’esito delle indagini- TUTTE, dicasi TUTTE le scelte di investimento e di copertura dei rischi, dimostrando quanto meno di NON saper raccogliere informazioni, di NON saper valutare le conseguenze delle proprie decisioni, di NON possedere le competenze adeguate ai ruoli ricoperti (per stessa ammissione di Mussari)? Forse sono stati gli impiegati a cui oggi si raccomanda di metterci entusiasmo, impegno e tenacia? Piuttosto, dottoressa Dalla Riva, si rivolga ai capi e ai capetti che si agitano sempre più nervosamente alla rincorsa dei risultati, e che non conoscono altro metodo per ottenere gli stessi che lo stress dei loro sottoposti, e chieda loro di valutare pro e contro delle conseguenze, ad esempio, della scelta di convocare una riunione alle ore 16,00 a Roma di tutti gli addetti allo sviluppo dell’intera Area Territoriale. Il direttore Mecatti sicuramente ha valutato il pro di avere quasi tutta la giornata a sua disposizione mentre, certamente, NON ha valutato il contro del fatto che ci sono colleghi che non torneranno a casa prima delle 21. Le sembra questo il modo di agire con correttezza e coerenza e di rispettare i valori aziendali, di guardare le cose dal punto di vista degli altri e di approfondire i bisogni e le difficoltà dei colleghi? Siamo in ansiosa attesa di una risposta! Infine un consiglio: dia retta, se vuole scrivere un manuale serio su come si fa la banca, chiami una qualsiasi filiale. Lì di sicuro troverà gente competente, una volta tanto… Viterbo, 23 gennaio 2013 La segreteria
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