A due mesi dalla sottoscrizione degli accordi e ad un mese dalla messa a terra del nuovo modello di rete, non si riescono a vedere segnali positivi in questa Azienda.
Nella rete il caos regna sovrano! L’Azienda ha creato il nuovo modello di rete per far sì che dal 2018 ci fosse un’unica Banca con lo stesso modo di lavorare e le stesse regole.
Invece, a noi sembra che ci siano per lo meno 8 banche (le 8 Direzioni Territoriali) con applicazioni del nuovo modello spesso fantasiose e discordanti dallo spirito dello stesso.
In altri casi vige l’ANARCHIA totale. Il 27 febbraio scorso avrebbero dovuti essere pagati i sospesi di gennaio e le spettanze di febbraio relative a indennità e rimborsi e così pure le indennità di mancato preavviso. Questo era l’impegno dichiarato al tavolo dai massimi vertici aziendali su nostra sollecitazione. Naturalmente… nulla è avvenuto!
Ma allora… con chi dobbiamo parlare, a chi ci dobbiamo rivolgere perché vengano rispettate le previsioni degli accordi?
Certamente, però, hanno trovato il tempo per deliberare il riconoscimento di 11 milioni di Euro di bonus da destinare a 8 Manager:
- Giuseppe Castagna, Amministratore Delegato di Banco BPM
- Maurizio Faroni, Direttore Generale di Banco BPM
- Domenico De Angelis e Salvatore Poloni, Condirettori Generali di Banco BPM
- Marco Federico Turrina, Amministratore Delegato-Direttore Generale di Banca Akros
- Maurizio Zancanaro, Amministratore Delegato di Banca Aletti
- Massimo Maria Dorenti, Amministratore Delegato-Direttore Generale di ProFamily
- Ottavio Rigodanza, Amministratore Delegato di Società Gestione Servizi BP
“Il sistema di incentivazione annuale (2018) è finalizzato a premiare, trattenere e motivare il personale”, così recita il Comunicato Stampa aziendale del 27/02/2018.
Questo è inaccettabile!
Sicuramente gli 8 fortunati saranno “premiati, trattenuti e motivati”, ma cosa c’è per gli altri 23.000 dipendenti? Sanzioni disciplinari, incertezza normativa, pressioni commerciali, mancati riconoscimenti contrattuali.
ADESSO BASTA: crediamo sia arrivato il momento di cambiare passo. Non è più tollerabile un atteggiamento di questo tipo verso i dipendenti.
Se non avremo risposte certe quanto prima, ci vedremo costretti ad aprire una fase vertenziale, con l’attivazione di un calendario di assemblee nei territori, per arrivare alla MOBILITAZIONE DELLA CATEGORIA.
Milano, 28 febbraio 2018
Fisac-CGIL Banco BPM