I segretari Generali di DIRCREDITO, FABI, FIBA/CISL, FISAC/CGIL, UGLSincra e UILCA esprimono la loro preoccupazione per la posizione regressiva di Federcasse in riferimento al rinnovo del CCNL degli oltre 36.000 dipendenti del Credito Cooperativo scaduto il 31 dicembre 2010.
A fronte della proposta contrattuale avanzata dalle OO.SS fortemente caratterizzata dall’introduzione di un apparato strumentale anticiclico a garanzia dei livelli occupazionali e di una mobilità sostenibile, nonché da un equilibrato rapporto tra adeguamento inflattivo delle retribuzioni, distribuzione del valore creato e sostegno alla produttività di sistema anche attraverso l’assunzione responsabile di alcuni vincoli di bilancio, registrano la posizione involutiva di Federcasse incardinata sulla deregolamentazione, l’enfatizzazione immotivata dei costi dei dipendenti e la palese insofferenza alle regole ed al coinvolgimento informato e partecipativo.
Ben altri sono i problemi del Credito Cooperativo, come a più riprese ha evidenziato la Banca d’Italia ed ancora prima le nostre Organizzazioni Sindacali.
Le BCC hanno la necessità di confermare ed elevare il loro “tasso cooperativo”, indirizzandosi speditamente verso soluzioni contrattuali che valorizzino la trasparenza dei costi, le scelte partecipate, solidaristiche ed inclusive e gli istituti qualificanti di un modo di fare banca che sia realmente differente.
La prospettiva economico-sociale del sistema Italia ha necessità di un Credito Cooperativo virtuoso, coeso, lungimirante e fortemente orientato da relazioni sindacali avanzate come ha saputo esprimere nel passato.
I Segretari Generali sollecitano Federcasse al fine di riprendere al più presto un cammino interrottosi recentemente ed esprimono convinta solidarietà ai lavoratori delle BCC e fermo sostegno alle delegazioni trattanti delle OO.SS unitarie.
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