Banco Bpm: approvato l’accordo di secondo livello. Resta il problema dell’appalto pulizie.

I direttivi congiunti dei Coordinamenti FISAC dell’ex Banco Popolare ed ex Banca Popolare di Milano, hanno approvato con due soli astenuti il contratto di secondo livello del nuovo Banco Bpm.

Come già detto in altre dichiarazioni l’accordo raggiunto nel terzo gruppo bancario italiano rappresenta un importante passo avanti nelle relazioni sindacali del settore, dimostrando che le ristrutturazioni e riorganizzazioni Aziendali possono avvenire nel pieno rispetto del ccnl e possono essere l’occasione per migliorare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”. Così dichiara Fabio Alfieri Segretario Nazionale della FISAC a conclusione dei lavori dei suddetti direttivi. Nei nuovi inquadramenti, prosegue si è scelto di rifiutare il sistema indennitario, che pure l’Azienda aveva proposto e non esistono contratti cosiddetti “ibridi”, anzi si è normata la figura del preposto all’offerta fuori sede.

Ugualmente in controtendenza l’accordo sulla mobilità e sui permessi dei lavoratori e lavoratrici.

Alfieri ha voluto anche ragionare del cambio di appalto delle pulizie che l’Azienda ha effettuato, con risultati inaccettabili (si veda l’odg sul tema).

Ricorda che già durante la lunga trattativa per la stipula del contratto di secondo livello le ooss avevano partecipato ad una manifestazione dei lavoratori delle pulizie della precedente società appaltatrice, che non avevano e non hanno riscosso la mensilità di dicembre. Ma la beffa per questi lavoratori e lavoratrici è che il nuovo capitolato sottoscritto dal Banco Bpm con la nuova Azienda appaltatrice è caratterizzato da un’ulteriore riduzione di costo, che quest’ultima ha scaricato sui lavoratori e sulla qualità del servizio.

È finito il tempo, dichiara Alfieri, della condanna di questi comportamenti e del richiamo alle norme. Da troppo tempo questi fenomeni riguardano tutto il settore.
È il momento di dare risposte concrete ai lavoratori degli appalti e contemporaneamente garantire la salubrità dei posti di lavoro.

Occorre:

1) Sostenere da parte della segreteria nazionale, possibilmente unitariamente le vertenze in corso;

2)  Aprire a livello Confederale un confronto con le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali del commercio con il fine d’intraprendere iniziative comuni;

3)  Rivedere alla scadenza l’art.19 del ccnl, rivelatosi insufficiente a garantire la qualità degli appalti ed il rispetto dei lavoratori delle Aziende appaltatrici.

4)  Sostenere gli Rls nelle loro denunce, troppo spesso ignorate dalle Aziende bancarie.


Dichiarazione del Segretario Generale di FISAC CGIL di Milano

Con la firma dell’accordo sulla contrattazione di secondo livello, si scrive una altro importante capitolo delle relazioni sindacali nel Gruppo BancoBPM. Importante sia per il merito dell’accordo stesso, sia perché viene scritto un primo corpo di norme specifiche e organiche, che accompagneranno l’evoluzione organizzativa del Gruppo.

È importante che le relazioni sindacali restino sempre all’altezza dei processi organizzativi e siano tempestive nel regolare le novità che si presentano. Questo a miglior e maggior tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresentiamo.

Si può fare ancora meglio e il nostro auspicio è che si prosegua nella direzione di investire su relazioni di qualità, ancora più partecipate. Per questo è necessario che l’azienda investa in qualità, competenze e nello sviluppo delle relazioni sindacali. In parallelo, occorre che il sindacato si dimostri sempre capace di essere all’altezza dei problemi che devono essere affrontati con attenzione e tempestività.

Il nuovo contratto di secondo livello

Dopo una lunga e serrata tornata di incontri con l’Azienda, è stata posta la sigla a una serie di accordi che affrontano e risolvono un gran numero di problemi aperti dalla fusione e dal nuovo piano organizzativo. Possiamo dire che con qiesto passagio si pongono le basi per una unificazione reale ed efficace, in grado di dare finalmente le risposte, finora mancate, alle colleghe e ai colleghi.

Stiamo parlando principalmente di:

Nuove figure professionali – Queste vengono normate con precisi percorsi di carriera, che consentiranno di individuare traiettorie di crescita professionale per i colleghi che lavorano nel nuovo modello commerciale. In più si aprono prospettive per definire anche le regole che interessano le figure e i ruoli della direzione centrale, dell’IT e delle altre Società del Gruppo.

Mobilità territoriale – È un capitolo importantissimo, sul quale si concentravano molte e motivate preoccupazioni. In questo senso crediamo che il risultato sia molto soddisfacente. Infatti confermiamo le principali tutele per i lavoratori sul territorio, aggiornandole alla nuova realtà, ma lasciando inalterati i livelli di garanzia per i colleghi. È un punto che vale molto per le persone che lavorano in questo Gruppo: con questo nuovo accordo possiamo dare loro la stessa tranquillità che potevamo garantire col precedente, estendendola a tutti.

Part time – Si tratta di un capitolo sensibile per le persone che rappresentiamo. Gli accordi confermano i principali istituti sul lavoro a tempo parziale e ne definiscono un miglioramento nella fruizione.

Tutele sociali – Nell’accordo parliamo anche di permessi per i genitori con figli disabili, cioè di un insieme di previsioni che tutelano le persone, tenendo conto delle loro condizioni personali, familiari, sociali particolari, seguendole nelle diverse evenienze della vita. Qui abbiamo un corpo di norme piuttosto ampio e vario, che amplia e migliora le tutele di legge.

Smart working – C’è poi un capitolo sullo smart working, sul quale ci siamo addentrati solo in via sperimentale, ma che in futuro potrebbe essere uno strumento su cui puntare per la migliore conciliazione dei tempi di vita e lavoro.

Trattamenti economici – Abbiamo inoltre definito una previsione economica importante nel solco di quella erogata lo scorso anno.

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