Certo l’anno che verrà porterà molte novità:
- applicazione della ristrutturazione della rete commerciale, appena deliberata dal C.d.A., e sulla quale partiremo a breve con la trattativa sulle ricadute sul personale;
- riorganizzazione di SGS e della Direzione Centrale;
- chiusura degli sportelli;
- ecc.
Tutto ciò dovrà essere gestito con la massima attenzione e nel rispetto delle normative vigenti e degli accordi che saranno sottoscritti ad hoc per le singole procedure. Ci sono poi delle peculiarità nel nostro Gruppo che non vanno sottovalutate. Siamo un Gruppo di portata nazionale che insiste in moltissimi territori. Se è vero che il piano Strategico prevede la Direzione Generale dislocata su Milano e Verona, è altrettanto vero che ci sono moltissime attività che insistono su molti territori (es. Bergamo, Guamo, Lodi, Novara, ecc.), per non parlare dei molteplici siti produttivi di SGS. Per questo motivo, già nell’Accordo Quadro del 23 dicembre 2016, così come nella tradizione dei due ex Gruppi, abbiamo sancito dei principi fondamentali:
- “Il nuovo Gruppo si impegna a valorizzare le competenze professionali e le eccellenze operative interne, prima del ricorso a consulenze esterne, minimizzando gli impatti sul personale e sulle strutture organizzative esistenti nei due gruppi.”
- “….Anche al fine di prestare attenzione all’impatto occupazionale nelle varie sedi di lavoro, per valorizzare le risorse disponibili e perseguire la continuità delle esperienze professionali acquisite, sarà confermata una articolazione organizzativa caratterizzata da una dislocazione territoriale differenziata delle attività del Gruppo, senza duplicazione di funzioni, con livelli di responsabilità nel rispetto delle previsioni statutarie in merito alla ripartizione delle funzioni centrali e amministrative fra Verona e Milano alla data di costituzione del Banco BPM S.p.A.. Tale assetto organizzativo-territoriale, consente, nell’ambito degli interventi previsti dal Piano Strategico, di operare sui territori con strutture utili anche al mantenimento della qualità delle prestazioni professionali.”
- “L’individuazione e collocazione di eventuali nuove attività, anche al fine della valorizzazione e del sostegno delle aree geografiche di storico radicamento.”
Questi principi cardine dovranno essere valorizzati e applicati nelle riorganizzazioni delle varie strutture.
SI SPOSTA IL LAVORO E NON I LAVORATORI, insieme a percorsi di riqualificazione professionale e formazione mirata, dovranno essere il faro dei futuri accordi, in un’ottica di valorizzazione dei territori e delle professionalità esistenti e anche perché strumenti di contenimento dei costi, life motive del Piano Strategico.
La FISAC-CGIL è stata una forte sostenitrice di questi principi sin dalle trattative sull’Accordo Quadro e continuerà a portarli avanti nelle trattative future.
Milano, 24 ottobre 2017
Fisac-CGIL Gruppo Banco BPM
Photo by Max Fridman