Ieri sono state presentate alle delegazioni sindacali le linee guida del nuovo modello di Rete del Gruppo Banco BPM. La Rete sarà riorganizzata già dal prossimo anno (2018) e divisa tra RETAIL e CORPORATE.
RETAIL: il Gruppo sarà riorganizzato in 8 Direzioni Territoriali, in cui saranno presenti complessivamente circa 45 Aree (dalle attuali 69 complessive, tra Aree Affari del Banco BPM e Distretti BPM), ognuna di esse composta da circa 50 filiali.
Le Filiali saranno differenziate tra HUB, SPOKE e INDIPENDENTI (queste ultime, a seconda della loro dimensione, si riporteranno gerarchicamente a una HUB oppure direttamente all’Area).
L’assegnazione delle filiali alle Aree e alle Direzioni Territoriali di appartenenza avverrà in relazione ai territori di riferimento, a prescindere dalle Legal Entity (Banco BPM o BPM) presenti. Faranno provvisoriamente eccezione alcuni territori (Roma, Milano, Alessandria), dove si manterranno coordinamenti differenti per le filiali appartenenti alle diverse Legal Entity, in virtù della particolarità della composizione della Rete in quelle zone.
A regime, la Rete sarà composta da circa 1.700/1.800 filiali, diverse centinaia in meno rispetto le 2.246 attuali. È quindi verosimile aspettarsi un piano di riduzione delle filiali, anche se ad oggi non ci sono dati certi a riguardo e tale piano non inficerà le scelte future, che saranno basate su criteri di opportunità commerciale .
CORPORATE: il Gruppo sarà riorganizzato in 5 Mercati, in cui saranno presenti complessivamente 18 Centri Corporate, divisi sul territorio nazionale, seguendo il principio della “prossimità territoriale” .
La filiera sarà suddivisa in CORPORATE (aziende con fatturato da 75 mln/Eur a 1 mld/Eur) e LARGE CORPORATE (aziende con fatturato > 1 mld/Eur).
Nulla è stato comunicato al momento riguardo all’eventuale riorganizzazione dei Poli e delle Sedi.
Milano, 19 ottobre 2017
Fisac-CGIL Gruppo Banco BPM