Approvata legge in contrasto al finanziamento per mine antiuomo

Dopo un iter lungo e complesso, durato sette anni, con 389 voti a favore e solo 3 astenuti e nessun contrario, è diventato legge il provvedimento che contiene misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo.

La legge vieta totalmente il finanziamento di società, in qualsiasi forma giuridica costituite, aventi sede in Italia o all’estero, che – direttamente o avvalendosi di società controllate o collegate secondo i criteri del codice civile – svolgono attività di costruzione, produzione, sviluppo, assemblaggio, riparazione, conservazione, impiego, utilizzo, immagazzinaggio, stoccaggio, detenzione, promozione, vendita, distribuzione, importazione, esportazione, trasferimento o trasporto delle mine antipersona, delle munizioni e submunizioni a grappolo (cluster), di qualunque natura o composizione, o di parti di esse. È altresì vietata la ricerca tecnologica, fabbricazione, vendita e cessione, a qualsiasi titolo, esportazione, importazione e detenzione di munizioni e submunizioni cluster, di qualunque natura o composizione, o di parti di esse. I divieti di finanziamento si applicano anche a tutti gli intermediari finanziari e creditizi abilitati e alle fondazioni e fondi pensione.

Gli organismi di vigilanza, entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, dovranno emanare, di concerto tra loro, apposite istruzioni per l’esercizio di controlli rafforzati sull’operato degli intermediari abilitati, al fine di contrastare il finanziamento della produzione, utilizzo, assemblaggio, riparazione, promozione, vendita, distribuzione, importazione, esportazione, stoccaggio, detenzione o trasporto delle mine antipersona, delle munizioni e submunizioni cluster e di loro singoli componenti. Entro le stesso termine dovranno istituire l’elenco delle società operanti nei settori relativi alle mine antipersona

“Esprimo il mio ringraziamento a quanti hanno sostenuto la legge che, come prima firmataria, ho presentato in Senato nel 2010 e nel 2013. Un provvedimento giusto che introduce per istituti di credito e intermediari il divieto al finanziamento di qualsiasi operazione che riguardi la produzione anche all’estero di queste armi odiose, che causano numerosissime vittime civili, anche a distanza di anni e soprattutto fra i bambini”. Lo afferma in una nota la senatrice del Pd Silvana Amati la senatrice, che in questi anni e lungo le due legislature ha promosso questa e molte altre iniziative parlamentari tese a limitare l’impatto di queste armi sulle popolazioni civili.

“Le crescenti preoccupazioni diffuse nell’opinione pubblica sul finanziamento delle imprese produttrici di mine anti-persona hanno trovato finalmente una risposta concreta. Anche il nostro Paese – attraverso il Parlamento – si è maggiormente adeguato ai contenuti della Convenzione di Oslo e alle recenti ratifiche, e ha superato resistenze di diversa natura che negli anni hanno implicato la violazione dei principi umanitari che caratterizzano invece l’ordinamento costituzionale dell’Italia”. “In particolare voglio ricordare, conclude la Sen. Amati, la collaborazione con il Dottor Giuseppe Schiavello, Direttore della Campagna Italiana contro le Mine che per primo ci ha sottoposto il tema e che con noi ha collaborato a tener viva l’attenzione delle forze politiche per ottenere il massimo del consenso”.

Per approfondire nel sito di Campagna Italiana contro le mine Onlus clicca qui

Photo by Cluster Munition Coalition

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