Nell’ultimo comunicato relativo alla riorganizzazione del PCC, che ricordiamo si è conclusa senza la sottoscrizione di alcun accordo, riportavamo tra i motivi che hanno condotto a tale esito l’impossibilità di conoscere (e quindi negoziare) le ricadute sui 19 dirigenti impattati.
Già nel nostro comunicato del 7 settembre avevamo posto l’accento sull’assenza di informazioni relative a tale questione e ad ogni incontro Le Organizzazioni Sindacali hanno reiterato la richiesta di approfondire tale questione fino a quando il 29 settembre, ultimo giorno della trattativa, l’azienda ha manifestato al tavolo sindacale l’intenzione di incontrarci per parlare dei 19 dirigenti.
Mercoledì 11 ottobre, dunque , la Banca ci ha convocato per una riunione senza alcun ordine del giorno ufficiale e ci ha comunicato che i colleghi dirigenti il cui ruolo è venuto meno sono complessivamente 9 e sono distribuiti su più provincie; tali valutazioni aziendali si basa no su 2 ordini di considerazioni: il venir meno della mansione e la minor fungibilità dell’area dirigenziale.
I colloqui con i 9 colleghi dovrebbero essere iniziati il 12 ottobre e l’azienda sta già valutando quali opzioni prospettare loro. Nel passato, in situazioni analoghe la banca , in alternativa al licenziamento, aveva proposto soluzioni “conservative ”.
Noi pensiamo che l’azienda debba adottare soluzioni conservative anche in questa circostanza, dal momento che questi 9 ruoli che scompaiono sono evidentemente e indiscutibilmente da considerarsi una diretta conseguenza della riorganizzazione partita il 9 ottobre.
Alla luce di ciò, sottolineando ancora una volta la mancanza di un quadro esaustivo della riorganizzazione e dei suoi effetti complessivi, risulta evidente che la dichiarazione aziendale iniziale con cui erano state espressamente escluse delle “tensioni occupazionali” causate dalla riorganizzazione, non solo non era corretta, ma che se queste informazioni fossero state comunicate con tempistiche diverse, forse il tavolo negoziale avrebbe potuto trovare delle soluzioni per salvaguardare i posti di lavoro oggi messi in discussione.
Le Organizzazioni Sindacali, qualora i colleghi le interpellassero, si rendono sin da ora disponibili nel tutelare i loro diritti nelle sedi e nelle forme necessarie.
Milano, 13 ottobre 2017
Le delegazioni di Gruppo in DB
Photo by Thomas James Caldwell