Si è tenuto oggi presso la Federazione Veneta delle BCC un incontro nel quale abbiamo chiesto delucidazioni in merito al licenziamento di due dipendenti avvenuto la scorsa settimana senza nessun preavviso.
Abbiamo evidenziato alla controparte l’atteggiamento abusivo ed irrispettoso delle norme contrattuali che prevedono, in questi casi, un preventivo confronto col Sindacato.
La delegazione di Federveneta composta dal Presidente, dai Vice Presidenti e dalla Direzione Generale ha rappresentato le ragioni dei licenziamenti motivandoli, a nostro avviso, con una logica discriminatoria ed irresponsabile che li ha portati a licenziare i Colleghi più deboli. Il
Tutto giustificabile, secondo loro, dall’incerto futuro che avranno le Federazioni regionali nell’ambito della ristrutturazione del sistema Cooperativo.
Federveneta così facendo non ha riconosciuto gli obblighi assunti con la sottoscrizione dell’accordo per il salvataggio dell’ex Banca Padovana.
Contrastiamo e non condividiamo le scelte di Federveneta, che lede in senso discriminatorio i diritti dei lavoratori, introducendo un precedente inedito nel settore, dando il via al “si salvi chi può”: temiamo che la volontà della Federazione rappresenti la nuova linea di gestione delle ricadute occupazionali derivanti dal processo di integrazione del movimento Cooperativo.
A queste condizioni non ci stiamo!
La Federveneta deve tornare nell’alveo della trattativa e siamo pronti ad ogni iniziativa per tutelate i lavoratori e far rientrare i licenziamenti. Per questo abbiamo chiesto alla controparte di avanzare una soluzione alternativa al licenziamento unilaterale.
Se così non fosse, verrebbe meno la certezza del posto di lavoro per tutti i Colleghi.
Padova, 03 ottobre 2017
Per le Segreterie – Coordinamenti Regionali e le Rappresentanze Sindacali Aziendali
FABI – FIRST – FISAC – UILCA
Scarica il comunicato stampa in PDF