La 2 giorni di incontri con l’azienda e il richiesto confronto in “ristretta” ci riconsegnano una situazione, ben descritta nell’ultimo comunicato delle OO.SS., ancora molto confusa.
Da una parte è sicuramente apprezzabile la volontà espressa dal Dott. Poloni di ricercare una soluzione di molte delle problematiche da noi segnalate:
– migrazione: consapevolezza che una serie di procedure hanno bisogno di integrazioni e monitoraggio settimanale con messaggi di segnalazione
– task force corporate: operativi da lunedì 110 colleghi in distacco da Banco BPM
– missioni: verrà diramata una nota operativa che prevede un iter semplificato per l’uso del mezzo proprio nel caso di urgente e debitamente motivata visita a cliente
– rimborsi forfettari: saranno valutati caso per caso i paventati tagli generalizzati, rimuovendo eventualmente i disagi che li avevano originati
– patti di non concorrenza: saranno valutati caso per caso e mantenuti laddove corrispondenti ad un effettivo portafoglio clienti
Dall’altra parte invece RESTANO incerte quelle prospettive positive di lungo periodo che tutti i lavoratori si aspettano da un ambizioso progetto di crescita derivante dalla nascita del 3° Gruppo bancario.
L’immobilismo di tutta la filiera, il clima di CACCIA ALLE STREGHE determinato dalla pioggia incessante di procedimenti disciplinari, l’ingessatura delle attività commerciali e operative, la demotivazione di gran parte dei colleghi restano invariate alla nostra attenzione!
Nel corso dell’incontro inoltre l’azienda ha consegnato alle OO.SS. un documento che richiamando “il superamento dell’attuale modello organizzativo” indica la necessità di una “rivisitazione complessiva della contrattazione di secondo livello”. A tale scopo l’Azienda ha sostanzialmente comunicato la DISDETTA di una parte importante degli accordi di secondo livello, incluso il welfare BPM.
Il rischio che corriamo, e che stiamo ancora approfondendo, è che l’Azienda possa disapplicarli a partire dal 1.1.2018. La Fisac-CGIL del Gruppo Banco BPM non si tira indietro rispetto alla necessità di costruire un Contratto Integrativo Aziendale, attraverso il prosieguo di relazioni davvero costruttive e pronte per la sfida legata al nuovo modello organizzativo che con molta probabilità verrà deliberato il 17 ottobre.
NON ACCETTA PERO’ CONDIZIONI DI TRATTATIVA VIZIATE DA UNA DISDETTA PENDENTE SULLA TESTA DI TUTTI I LAVORATORI DEL GRUPPO.
A tal fine ravvisa l’assoluta necessità che l’atteggiamento costruttivo e la volontà di NON DISAPPLICARE gli accordi disdettati anche se non rinegoziati al 31.12.2017, affermati dall’Azienda al tavolo negoziale, trovino una concreta conferma. Solo così potremo continuare gli incontri ponendo le basi, solide, ad un progetto ambizioso che responsabilmente vogliamo contribuire a costruire.
Qualora ciò non avvenisse ci vedremmo costretti a coinvolgere le lavoratrici e i lavoratori in tutte le iniziative che insieme a loro valuteremo più opportuno intraprendere.
Milano, 30 settembre 2017
Fisac-CGIL Banco BPM
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