Le RSA di Firenze, Prato e Pistoia hanno incontrato, in data odierna, il Titolare di Area Toscana assieme al Responsabile Risorse Umane.
Abbiamo espresso il forte disagio vissuto dalla rete, sia per l’incertezza sul futuro aziendale che per le incessanti pressioni commerciali che continuano da anni.
I lavoratori ci chiedono soprattutto di lavorare in un clima più disteso e rispettoso della loro dignità umana e professionale: abbiamo condannato in tal senso le mail minacciose e le classifiche nominative (expert), non rispettose della privacy.
I file estemporanei di monitoraggio commerciale, da compilare ogni sera, non sono previsti dalla normativa aziendale e violano l’accordo sulle pressioni commerciali firmato a febbraio con ABI.
Le offese e le umiliazioni in aula, o via lync, sono intollerabili e da denunciare.
Abbiamo ribadito alla direzione la necessità urgente di favorire un clima costruttivo e collaborativo, promuovere e condividere atteggiamenti proattivi, generare motivazione condividendo gli obiettivi.
Siamo tutti convinti che tanti clienti, che si sono allontanati per le incertezze sul futuro, potranno tornare solo quando sarà chiara e definitiva la messa in sicurezza della nostra banca e la relativa operatività. Tutte le migliori intenzioni di recupero saranno vanificate se non conosceremo prima possibile il reale futuro di questa azienda che vive sui numeri dati dai giornali.
Le insistenti notizie su migliaia di esuberi contribuiscono ad alimentare un clima di scoramento e disorientamento, che vanifica qualsiasi buona intenzione dietro alle politiche commerciali dell’azienda.
Firenze 01/06/2017
RSA
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